Città del Vaticano , giovedì, 11. maggio, 2017 10:00 (ACI Stampa).
Tra i decreti che Papa Francesco ha autorizzato proposti dalla Congregazione delle Cause dei Santi ci sono tre laici la cui vita è un esempio contemporaneo di santità.
Iniziamo con Guadalupe Ortiz de Landázuri nata nel 1916 e morta 1975l laica dell’ Opus Dei.Il prelato dell’Opus Dei, Mons. Fernando Ocáriz, ha spiegato che “la gioia è un tratto centrale della vita di Guadalupe. Irradiava allegria cristiana nelle varie occupazioni della sua vita: come chimica, nelle faccende di casa, nell’insegnamento e nell’ampio e intenso impegno apostolico che svolse in Spagna, Messico e Italia.
L’esempio di Guadalupe ci ricorda che, quando Dio chiama alla santità, anche le cose più semplici acquistano un orizzonte ampio e bello, e sono motivo per avvicinare molte persone alla felicità dell’unione con Dio”. Il postulatore della causa, il sacerdote Antonio Rodríguez de Rivera, definisce Guadalupe come “una donna innamorata di Dio, piena di fede e di speranza, che con il suo lavoro ed ottimismo aiutò gli altri nelle loro necessità spirituali e materiali. Era evidente la gioia che impregnava tutto il suo agire, anche in situazioni particolarmente difficili”.
Gaudalupe studia scienze chimiche, durante la Guerra Civile spagnola diede conforto a suo padre, che era militare, nelle ore precedenti alla sua esecuzione. Perdonò dal primo momento i responsabili. Agli inizi del 1944, attraverso un amico, conosce il fondatore dell’Opus Dei, san Josemaría Escrivá, che le insegna come il lavoro professionale e la vita quotidiana possono essere luogo di incontro con Cristo. In Messico collabora al lavoro apostolico dell’Opus Dei. Fu una delle artefici del Centro di Studi e Ricerche di Scienze domestiche. Come conseguenza di una malattia cardiaca, morì a Pamplona, in fama di santità, il giorno della festa della Vergine del Carmelo nell’anno 1975. Aveva 59 anni.
Laico è anche Alessandro Nottegar nato a Verona il 30 ottobre del 1943, la sua famiglia lo manda a studiare nel collegio dei Servi di Maria ma, Alessandro capisce che la sua chiamata non è il sacerdozio, bensì la famiglia: vuole servire il Signore nel matrimonio e condividere con gli altri i doni che ha ricevuto. Si iscrive in Medicina, nel ‘71 si sposa con Luisa che condivide i suoi ideali e che gli darà tre bambine. Si laurea nel '77 e nel ‘78 parte con la famiglia per il Brasile dove vivrà quattro anni, servendo i malati più poveri e i lebbrosi.