Fatima , lunedì, 8. maggio, 2017 9:00 (ACI Stampa).
In vista del "pellegrinaggio apostolico" di Papa Francesco a Fatima i prossimi 12 e 13 maggio alla fine di aprile ACI Stampa ha voluto partecipare ad un pellegrinaggio sui luoghi che il Pontefice visiterà insieme all'Opera Romana Pellegrinaggi. Lì abbiamo incontrato tante persone - le più diverse tra loro - che si sono recate a Fatima ognuna per un motivo diverso ma tutte con il medesimo scopo: entrare in contatto con la spiritualità mariana di Fatima. Iniziamo questo racconto con l'esperienza di Marco Leggieri, animatore pastorale del gruppo.
Che differenza c'è tra turismo religioso e pellegrinaggio?
Hanno delle differenze sostanziali a partire dal modo di guardare le cose. Il turismo religioso è osservare esternamente, il pellegrinaggio è vivere , entrare in quello che è il vissuto del pellegrino. Il pellegrinaggio si concentra sull'aspetto spirituale e spesso ad esempio anche uno stesso monumento nell'ambito cristiano parla a livello spirituale: posso parlare di una determinata opera d'arta, indicandone il messaggio. Parlando di Fatima, chi viene come turista non apprezza perchè si limita a gaurdare solo l'architettura, la parte esteriore. Chi invece viene a Fatima come pellegrino inizia a vivere la spiritualità, ha la preghiera che lo aiuta durante il percorso: ecco perchè noi come Opera Romana Pellegrinaggi abbiamo sempre la presenza di un sacerdorte come guida spirituale che ci da una linea di lettura...
Nel 2017 che senso ha compiere un pellegrinaggio?
Se parliamo di Fatima è una data molto importante perchè ricoronno i 100 anni delle apparizioni della Madonna a Cova de Iria. Per la Chiesa è un momento di grazia, qui a Fatima siamo nell'Anno Santo, un anno di grazia. E' un richiamo all'esperienza di quello che la Vergine ha dato nel messaggio. Quei messaggi sono ancora aperti, tutto quello che è intorno parla, a partire dal messaggio della pace. Se guardiamo oggi, questo è un messaggio forte: la preghiera per la pace.