Città del Vaticano , venerdì, 22. maggio, 2015 15:48 (ACI Stampa).
Più di quattro ore per cominciare ad incontrare la Curia Romana. Una mattinata insolita quella di Papa Francesco che ha iniziato una serie di visite ai dicasteri vaticani. Uno scambio fraterno di idee dicono gli officiali della Congregazione per il Clero, per l’ Educazione cattolica e per la Vita consacrata e del Pontificio comitato di scienze storiche che hanno ricevuto il Papa.
Una mattinata intera iniziata poco prima delle nove. Con un’auto blu, invisibile per i tanti turisti attorno a San Pietro, seduto accanto all’ autista e con la cintura di sicurezza allacciata, il Papa si è recato in uno dei due palazzi che ospitano le Congregazioni costruiti negli anni ‘50 appena fuori dal colonnato berniniano.
Mezz’ora di visita al Comitato di scienze storiche con tanto di foto di gruppo e frase di dedica nel libro degli ospiti. Poi il saluto agli officiali e via per la seconda visita un piano più sotto. Un officiale racconta a CNA di un incontro di più di un’ora con “riflessioni generali su ciò che il nostro lavoro comporta. Ci ha dato le sue riflessioni sulla sua guida pastorale ciò che il nostro lavoro comporterebbe, e poi ci sono stati un paio di domande."
Non proprio una “sessione aperta” per le Congregazioni più numerose, ma un saluto personale e fraterno per ognuno.
Il Papa si è fermato nelle diverse cappelle di ogni Congregazione per pregare davanti al Santissimo Sacramento. Nella visita alla Congregazione per l’Educazione Cattolica, al terzo piano del Palazzo, il Papa si è fermato per parlare con i 26 officiali nella sala riunioni. Il Prefetto emerito della Congregazione, il cardinale Zenon Grocholewski, ha riferito all’agenzia francese I.MEDIA della grande “spontaneità” del Papa e dello scambio "fraterna" che si è svolta con gli officiali. “Abbiamo presentato i nostri progetti e il nostro lavoro, il Papa ci ha incoraggiato e soprattutto ha sottolineato la necessità dell'identità cattolica delle nostre istituzioni”. Il Papa si è mostrato “molto sensibile ai problemi delle scuole cattoliche” ricordando che sono frequentate anche da molti non cristiani.