Città del Vaticano , giovedì, 27. aprile, 2017 17:00 (ACI Stampa).
Durante il viaggio del Papa in Egitto, si “esprimerà un impegno comune dei cristiani e dei musulmani in favore della pace”. Lo dice il Segretario di Stato vaticano, Cardinale Pietro Parolin, nella consueta intervista che concede al CTV prima dei viaggi internazionali del Santo Padre.
“Io credo – dice il Cardinale Parolin, parlando della partecipazione di Papa Francesco alla conferenza per la pace organizzata da al Azhar – che ci sarà un appello, si esprimerà un impegno comune dei cristiani e dei musulmani in favore della pace”.
Aggiunge il Segretario di Stato che proprio l’incontro con l’università di al Azhar sarà “un modello di pace e di dialogo”, e rimarca le tappe dell’impegno di al Azhar: dalla visita dal Grande Imam al Tayeb a Papa Francesco nel maggio 2016 alla conferenza dello scorso febbraio sulla cittadinanza sempre sponsorizzata da al Azhar, durante la quale “è stata firmata una dichiarazione di evitare la violenza del nome di Dio e una convivenza pacifica sulla base dello stato di diritto, e sulla base del concetto di cittadinanza. Questo incontro si colloca in questa scia”.
Il Papa arriva in un Paese scosso da sanguinosi e brutali attentati. Ma mai – sottolinea il capo della diplomazia vaticana – il Papa ha pensato di annullare il viaggio, perché “vuole rendersi presente, vuole essere lì dove ci sono situazioni di violenza, ci sono situazioni di conflitto, e in questo caso proprio in Egitto, e vuol essere messaggero di pace dove c’è più bisogno di pace, dove c’è più bisogno di annunciare e operare per la pace”.
Questo messaggio di pace, il Papa lo testimonierà “con la sua parola, ma soprattutto con la sua presenza: il Papa va perché l’Egitto ha bisogno di qualcuno che annunci la pace”.