Roma , giovedì, 27. aprile, 2017 16:00 (ACI Stampa).
Cresce in Egitto l’attesa per il viaggio che papa Francesco compirà il 28 e 29 aprile. Lo slogan scelto per la visita, ‘Il Papa della Pace in un Egitto di Pace’, è una delle frasi che i copti ortodossi e cattolici amano ripetere più spesso per descrivere le aspettative per questo viaggio apostolico.
Inoltre negli stessi giorni anche il patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo sarà al Cairo su invito del Grande Imam della Moschea di Al Azhar, ed insieme parteciperanno alla Conferenza internazionale sulla pace.
Al dott. Michele Brignone, segretario scientifico della Fondazione Internazionale Oasis, abbiamo chiesto di spiegarci quale significato ha tale intenzione agli occhi del mondo: “Un significato chiaro: papa Francesco è riconosciuto da molti, non solo dai cristiani, come un uomo di riconciliazione. D’altra parte è uno dei pochi che in questo momento persegue veramente la pace, proponendo a tutti lo stile della nonviolenza. Noi sottovalutiamo questi richiami, e magari li consideriamo poco realistici, ma così dimostriamo di ignorare i meccanismi e la facilità con cui la violenza si propaga. Basterebbe guardare al modo in cui i copti hanno reagito agli attentati della domenica delle palme, con molta sofferenza, ma senza odio: in questo modo non solo hanno evitato di innescare il ciclo infernale della vendetta, ma io credo che abbiamo offerto una testimonianza che colpisce anche i musulmani”.
Una preghiera ecumenica con Papa Tawadros e l'incontro Ahmed al Tayyeb, il grande imam di al Azhar, scandiscono la prima giornata: quali ripercussioni nel dialogo tra le religioni?
“Si tratta di appuntamenti importanti, a maggior ragione dopo gli attentati del 9 aprile e ora che si è aggiunta la presenza del Patriarca ecumenico Bartolomeo. Soprattutto è molto positivo che papa Francesco incontri il grande imam al Cairo. Da parte di al-Azhar si tratta di un’iniziativa coraggiosa: in un momento di alta tensione è una presa di posizione chiara a favore del dialogo. Sono gesti che possono incoraggiare anche i fedeli comuni a seguire la stessa strada”.