Città del Vaticano , mercoledì, 26. aprile, 2017 10:45 (ACI Stampa).
“Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”. Su queste parole di Gesù si snoda la catechesi di Papa Francesco nell’Udienza Generale odierna in Piazza San Pietro. Per il Papa tutto il Vangelo è “racchiuso tra queste due citazioni, parole che comunicano il mistero di un Dio il cui nome, la cui identità è essere-con, in particolare con noi, cioè con la creatura umana”.
Francesco spiega bene che il nostro Dio non è non è un “Dio assente, sequestrato da un cielo lontanissimo”; è invece “un Dio “appassionato” dell’uomo, così teneramente amante da essere incapace di separarsi da lui”.
“La nostra esistenza è un pellegrinaggio, un cammino – prosegue il Pontefice - anche quanti sono mossi da una speranza semplicemente umana, percepiscono la seduzione dell’orizzonte, che li spinge a esplorare mondi che ancora non conoscono. La nostra anima è un’anima migrante. La Bibbia è piena di storie di pellegrini e viaggiatori”.
Ma nel suo cammino nel mondo, l’uomo non è mai solo. “Soprattutto il cristiano – precisa Papa Francesco - non si sente mai abbandonato, perché Gesù ci assicura di non aspettarci solo al termine del nostro lungo viaggio, ma di accompagnarci in ognuno dei nostri giorni”.
Fino a quando perdurerà la vicinanza di Dio all’uomo? Il Papa risponde senza indugio come nel Vangelo: “fino alla fine del mondo!”. “Passeranno i cieli, passerà la terra – ribadisce Francesco - verranno cancellate le speranza umane, ma la Parola di Dio è più grande di tutto e non passerà”.