Vicenza , venerdì, 22. maggio, 2015 13:37 (ACI Stampa).
E’ partita ieri l’edizione undicesima del Festival Biblico, che quest’anno ha per tema: “Custodire il Creato, coltivare l’Umano”. Tra le tappe del “festival diffuso” Rovigo, Padova, Verona, Trento e, ovviamente, Vicenza, dove l’evento è nato. A guidarlo sono i Paolini, attraverso l’ideatore don Ampelio Crema, che in questi anni ha coinvolto numerose diocesi del nord est, insieme ad associazioni e fondazioni. Per ben dieci anni si è parlato di Bibbia, tralasciando stereotipi e facendo attenzione ai nuovi linguaggi. Approccio che si vuole anche per quest’anno con i temi di Firenze2015 e l’attesa per la prossima enciclica ecologica di Papa Francesco che faranno da canovaccio ad oltre dieci giorni di riflessione, fino al 2 giugno.
“La tematica ecologica ha assunto negli ultimi decenni un’importanza centrale anche per l’esegesi biblica – fanno sapere gli organizzatori - , alla ricerca del giusto equilibrio dell’uomo con il mondo e nel tentativo di rintracciare l’autentico messaggio ecologico del testo biblico, questione profondamente radicata nella tradizione cristiana, dalla lezione dei Padri fino a Francesco d’Assisi”.
Ma “oggi l’elemento ecologico si presenta con una rilevanza nuova, non solo legata alla necessaria salvaguardia ambientale ma come un paradigma in grado di schiudere inediti orizzonti di carattere antropologico”; inoltre, “non vanno sottovalutate le due coincidenze importanti, l’Expo milanese che punta i riflettori di tutto il mondo sulle tematiche dell’alimentazione e dell’ambiente così come l’Enciclica di Francesco sulle tematiche ecologiche”.
Conferenze, spettacoli, animazione, esposizioni e meditazioni accompagneranno anche quest’anno i fruitori del Festival che conta la presenza di numerosi relatori, tra cui il cardinale Angelo Scola, Enzo Bianchi, Carlin Petrini, don Luigi Ciotti, Valerio Massimo Manfredi e Vittorino Andreoli.
Quanto urgente è che la Bibbia non solo sia presente in ogni casa, ma venga aperta, letta, “gustata” in famiglia. Quanto bisogno c’è che la Bibbia sia conosciuta, ascoltata, meditata. l Festival Biblico è un’opportunità per avvicinarsi al testo sacro e conoscere sempre più questo ricco tesoro per la vita dell’uomo, ha spiegato Don Eustacchio Imperato, Superiore provinciale della Società San Paolo.
“Il Festival Biblico si rivolge a tutti – spiegano gli organizzatori - . Adulti e bambini. Studiosi e inesperti. Credenti e non credenti. Che la scoperta della Bibbia avvenga per la loro fede oppure per curiosità, magari per il gusto del bello espresso nell'arte sacra o attratti dal gioco, l'importante è che anche l'uomo di oggi incontri il Libro che, pur affondando le sue radici lontano dal nostro tempo, rimane tuttavia Parola viva e interpellante per l'uomo contemporaneo”.