Città del Vaticano , venerdì, 28. aprile, 2017 9:00 (ACI Stampa).
In Egitto la maggioranza dei cristiana è copta. Che siano cattolici od ortodossi o evangelici. Difficile conoscere il numero esatto, le cifre variano moltissimo, ma sembra che i cristiani copti siano circa 7-8 milioni di fedeli su una popolazione stimata di più di 85 milioni di abitanti. Tra loro 150-200 mila copti cattolici e circa 100 mila copti evangelici.
Uno dei fattori comuni è drammaticamente la paura di una minoranza da sempre discriminata e oggetto di violenze settarie da parte dei gruppi islamisti emersi in Egitto nel corso del XX secolo, ma anche di repressioni da parte dei regimi che si sono susseguiti al potere nel Paese.
Con la nuova Costituzione ci dovrebbe essere, per ebrei e cristiani, l’autonomia in materia di status civile e degli affari interni alle comunità.
Una delle questioni più difficile è la costruzione di nuove chiese. A Kom Boha, ad esempio, villaggio a 60 chilometri da Assiut nell’Alto Egitto, 250 famiglie hanno atteso trent’anni di poter avere una Chiesa. La comunità cattolica è composta da 1500 fedeli e la messa veniva celebrata in un piccolo spazio messo a disposizione da una famiglia. La comunità è costretta a riunirsi per pregare davanti ad una croce dipinta sul muro. Nel 2015 grazie ad Aiuto alla Chiesa che Soffre, i fedeli di Kom Boha hanno iniziato a costruire una chiesa intitolata a San Giorgio.