Macerata , mercoledì, 26. aprile, 2017 18:00 (ACI Stampa).
Negli ultimi giorni di marzo la diocesi di Macerata, nell’ambito del percorso formativo per operatori pastorali con i laici della diocesi, ha invitato padre Sebastian Vazhakala, superiore generale dei Missionari della Carità, congregazione di cui è stato fondatore assieme alla santa Madre Teresa di Calcutta, che ha raccontato, citando episodi concreti di carità della vita di Madre Teresa, la sua scelta degli ultimi, coltivato e trasmesso alle suore e ai religiosi che l’hanno seguita, rendendo fiorente di vocazioni, in tutto il mondo, la Congregazione dei missionari della Carità.
La platea è stata molto colpita dal racconto della situazione vissuta in Paesi in preda alla violenza come lo Yemen, dove quattro suore sono da 6 mesi isolate, comunicandosi quotidianamente con un frammento minuscolo di ostia, gelosamente conservato; inoltre gli hanno chiesto la possibilità di confessarsi telefonicamente, vista l’impossibilità di raggiungerle, anche perché se loro escono non possono più rientrare nella propria abitazione.
Il relatore ha ‘snocciolato’ il racconto, ricordando il suo arrivo in Italia.
“Arrivai in Italia da solo - racconta - perché mi mandò madre Teresa. Venivo da Los Angeles, dall’aeroporto andai direttamente ad Acilia, in un casale senz’acqua, senza luce e servizi igienici. Il giorno dopo volevo subito ritornare a Los Angeles... e dei primi ‘candidati missionari’ che si presentarono da me, via via molti se ne andarono uno dopo l’altro. Da Acilia mi trasferii successivamente in un seminterrato nei pressi della stazione Termini a Roma. Poi trovai un posto abbandonato, tra i baraccati, a largo Preneste. All’inizio la Madre voleva che restassi alla stazione Termini, poi una volta riuscii a portarla qui, vide e fu contenta della mia scelta… Davanti alle tentazioni e nei momenti di scoramento ho sempre cercato di fare come la Madre mi consigliava: ‘Guarda il crocifisso. Anche se tanti se ne sono andati, Gesù non è mai sceso dalla croce’. La Madre ha perseverato, nel grande amore di Gesù a lei e nel grande amore di lei a Gesù”.
Padre Vazhakala ascoltò Madre Teresa, per la prima volta nel marzo del 1966, a Ranchi, da studente di filosofia, e andò a trovarla a Calcutta nel novembre successivo, ricordando sempre ciò che gli disse: ‘Noi facciamo il lavoro che ci dà il Signore’.