Monza , giovedì, 20. aprile, 2017 9:00 (ACI Stampa).
Monza non è solo il luogo dove Papa Francesco ha celebrato Messa durante il suo viaggio a Milano e in terra ambrosiana. È anche un luogo che ha un forte legame con la sede apostolica, tanto da mantenere il rito romano invece del rito ambrosiano celebrato nella diocesi. Ed è il luogo dove si trova uno dei simboli della Chiesa ancora indivisa: la croce di San Gregorio Magno.
“La Croce di San Gregorio Magno – racconta ad ACI Stampa monsignor Silvano Provasi, arciprete del Duomo di Monza – fu donata da Gregorio I alla regina Teodolinda, in occasione del Battesimo del figlio Adaloaldo. È una croce del VII secolo, che Paolo VI portò come croce pettorale durante il suo viaggio a Gerusalemme, quando incontrò il Patriarca Atenagora”.
Paolo VI andò a Gerusalemme nel gennaio del 1964, e lì avvenne lo storico incontro con il Patriarca di Costantinopoli Atenagora. Lì, i due si abbracciarono, dando nuovo impulso ad un cammino ecumenico che prosegue ancora oggi.
“Paolo VI – racconta monsignor Provasi – portò questa croce pettorale, che era una croce della Chiesa ancora indivisa”.
Fu nel periodo di San Gregorio Magno che il patriarca di Costantinopoli, protetto dall’imperatore, si dichiarò “ecumenico” e quindi di autorità pari al Papa. Gregorio Magno cercò di sanare questa ferita, che fu uno dei primi passi che portarono poi allo scisma di Oriente.