Roma , mercoledì, 12. aprile, 2017 18:00 (ACI Stampa).
Febbraio1867 Mario Fani, giovane viterbese a Bologna conosce il gesuita Luigi Pincelli, nasce l’idea di fondare una associazione di giovani cattolici, e nel progetto viene subito coinvolto Giovanni Acquaderni. A settembre nasce la Società di gioventù cattolica. Il primo statuto ufficiale è del marzo 1868. L’approvazione di Pio IX arriva il 2 maggio dello stesso anno.
Inizia così una storia di 150 anni che si può rileggere, proprio in occasione di questo anniversario, grazie ad un volumetto di qualche anno fa ma ancora ottimo: “ Piccola storia di una grande associazione. L’azione Cattolica in Italia” firmato da Ernesto Preziosi per la editrice AVE.
Il libro è appassionante. Anche perché ripercorre 150 della storia del cattolicesimo in Italia, con le drammatiche vicende delle guerre, ma anche i rivolgimenti sociali, ed ecclesiali. Il primo nucleo dei giovani cattolici viene benedetto da un Papa, Pio IX, ancora a capo temporale che in pochi anni, con la breccia di Porta Pia, dovrà rinchiudersi in Vaticano.
I giovani cattolici avranno un ruolo sociale ancora più impegnativo allora nell’essere testimoni della fede ed entrare in modo nuovo nella politica del paese che si stava formando. Un impegno che l’ Azione Cattolica avrà sempre più chiaro negli anni della Seconda Guerra Mondiale con Aldo Moro e Giulio Andreotti come presidenti, e che sarà significativo in campo ecclesiale nel post Concilio Vaticano II.
Negli anni in cui nasce il primo nucleo della Azione Cattolica, nasce anche, sempre con la benedizione di Pio IX la Civiltà Cattolica. É interessante, visto che il primo “assistente” è un gesuita.