Roma , martedì, 11. aprile, 2017 14:00 (ACI Stampa).
Suor Carol Tahhan Fachakh è una suora salesiana siriana. E la sua è una storia di coraggio e di solidarietà con i bambini, i giovani, i poveri in Siria. Questo “speciale lavoro” nella sua Siria le è stato riconosciuto dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti. Mettendo la propria vita a rischio, suor Carolin è diventata un segno di speranza per musulmani e cristiani. E ha vinto un premio speciale, il Premio Internazionale Donne Coraggiose del 2017.
Dal 2007 a oggi, Suor Carol è la responsabile della Comunità a Damasco, ed è Direttrice della Scuola italiana; e dallo scorso anno è tornata a occuparsi dell’Ufficio contabile dell’Ospedale italiano. La sua è un’esperienza diretta con il popolo siriano che da sette anni ormai combatte una lunga e sanguinosa guerra.
In un momento di grande disumanità e violenza per la Siria, per suor Carol, questo del premio internazionale è un momento che non accade per caso. Intervenuta a Roma in un incontro con la UISG, l’Unione Internazionale delle superiori generali, la suora premiata per il suo coraggio commenta commossa: “ Grazie per festeggiare con me questo evento, dietro di me ci sono tante tantissime suore coraggiose missionarie in Medio Oriente, una zona bollente e sempre in guerra. Sono fiera di essere salesiana, ma questo premio non è solo per me, è per tutte, è una testimonianza della Chiesa, e tutto quello che sta capitando non è per caso”.
Sono, infatti, 125 anni che le religiose salesiane operano nel Medio Oriente e ora il loro lavoro viene riconosciuto. “Non è un caso in questo tempo di guerra”, ripete Suor Carol.
Nel suo intervento Suor Carol ribadisce più volte la collaborazione e la solidarietà tra congregazioni e istituti: “ Testimoniano una sola e unica Chiesa, dobbiamo aiutarci sempre tra noi, dobbiamo guardare questo in modo positivo, sennò cadiamo nella morte”.