Città del Vaticano , martedì, 11. aprile, 2017 13:00 (ACI Stampa).
Scholas Occurrentes arriva a Roma. Duecento studenti tra i 15 e i 17 anni di dieci scuole pubbliche e private di Rona hanno vissuto una settimana di approfondimento nei locali dell'Istituto Einaudi di Roma, dando vita a un fitto programma di attività in cui sono stati affrontati i temi della discriminazione e dell’indifferenza con un particolare focus sul cyberbullismo.
I ragazzi hanno realizzato riflessioni, dibattiti, inchieste che si sono conclusi con l’elaborazione e la presentazione delle proposte e delle dichiarazioni d’impegno degli studenti durante una cerimonia questa mattina in cui sono intervenuti: José María del Corral, direttore mondiale di Scholas; Enrique Palmeyro, direttore di Scholas, Simona Montesarchio, direttrice generale del Miur; Anna Serafini Consigliera della ministra Fedeli; Luca Massaccesi, presidente dell'osservatorio romano del cyberbullismo; Carlo Rossetti, AISA Lazio. Particolarmente significativa la partecipazione di Paolo Picchio, padre di Carolina, giovane vittima di cyberbullismo e della gogna social. Alla fine della cerimonia, un ulivo della pace è stato piantato nel giardino dell’Istituto Einaudiche ha ospitato l’intero programma di Scholas Cittadinanza.
Molto interessanti i dati emersi dalle analisi e dalle inchieste dei 200 studenti romani che hanno intervistato anche molti coetanei romani. Il gruppo di lavoro sull’indifferenza rileva che il 71,3% degli intervistati riscontra “indifferenza” nella società romana, attribuendo questa dinamica sociale all’educazione familiare (47,7%), alla mentalità ristretta (45,4%), all’ignoranza (31%) e all’egoismo (44,9%). In questo contesto, il 50,2% pensa che l’educazione e la formazione scolastica non aiutino i giovani a rispettare se stessi e gli altri. Il team che ha affrontato il tema della discriminazione sottolinea poi che il 78,7% dei giovani intervistati ha assistito almeno una volta a un atto di discriminazione - per aspetto fisico, nazionalità di provenienza, condizione sociale - mentre il 43,3% si è sentito discriminato direttamente, con il 54,6% di questi ultimi che poi ha reagito fisicamente.
Il documento completo realizzato dagli studenti romani è stato consegnato nel pomeriggio dal Presidente José María del Corral nelle mani di Papa Francesco durante un incontro in Vaticano.
José María del Corral ha tracciato questo bilancio conclusivo:“Per la prima volta, la Fondazione Scholas ha portato il programma Scholas Cittadinanza in Italia. Iniziare a lavorare a Roma, nella Capitale della Cristianità, è motivo di orgoglio per tutti noi. Tanta strada abbiamo fatto da quando, molti anni fa, l’allora Arcivescovo Bergoglio iniziò a lavorare con Scholas nelle periferie di Buenos Aires sui temi dell’educazione e della formazione giovani. Ma tanta strada ancora dobbiamo fare per aiutare i giovani. Dai 200 studenti romani che hanno partecipato a questa settimana di approfondimento abbiamo avuto una risposta bellissima in termini di partecipazione e di crescita. Da loro abbiamo ricevuto un risultato straordinario e al tempo stesso uno stimolo ad andare avanti”.