Città del Vaticano , lunedì, 10. aprile, 2017 11:32 (ACI Stampa).
Ricevendo i membri del Comitato nazionale per la Biosicurezza, le Tecnologie e le scienze della Vita, Papa Francesco richiama ad un uso responsabile delle tecnologie, e mette in guardia dal rischio di non cogliere fino in fondo le sfide che si presentano con le nuove tecnologie.
Il Comitato è in udienza dal Papa per il 25esimo anniversario dalla sua costituzione. Secondo il sito internet del Comitato, legato alla Presidenza del Consiglio, compito dell’organismo è di “supportare il Governo nell’adozione di indirizzi scientifici, economici e sociali su queste materie ed a fornire, altresì, idonee linee guida per corrispondere alle indicazioni della Commissione Europea, con specifico riferimento al Piano d’azione europeo sopra citato”.
Papa Francesco ricorda che l’impegno dell’uomo per il creato viene dalla Genesi, e che la custodia del creato significa “proteggere, curare, preservare, conservare, vigilare” e questo “implica una relazione di reciprocità responsabile tra essere umano e natura» (n. 67)”.
Il Papa ricorda ai membri del comitato che “il vostro compito è non solo quello di promuovere lo sviluppo armonico ed integrato della ricerca scientifica e tecnologica”, ma anche di “prevedere e prevenire le conseguenze negative che può provocare un uso distorto delle conoscenze e delle capacità di manipolazione della vita”.
Ammonisce il Papa che “il principio di responsabilità è un cardine imprescindibile dell’agire dell’uomo, che dei propri atti e delle proprie omissioni deve rispondere di fronte a sé stesso, agli altri e ultimamente a Dio”.