Nella nota ufficiale, i dati del 2015, oltre ad essere sistematicamente confrontati con quelli relativi all’anno precedente, vengono raffrontati anche con quelli del quinquennio che ha avuto inizio dal 2010, con l’obiettivo di estrapolare le dinamiche evolutive prevalenti nel medio periodo. L’arco di tempo considerato copre complessivamente gli ultimi due anni del Pontificato di Papa Benedetto e i primi tre anni dell’attuale Pontificato di Papa Francesco, con importanti indicazioni circa la Chiesa cattolica nel nuovo Millennio.
“Al fine di cogliere al meglio la genuina granularità dei dati – riferisce il comunicato - e informazioni vengono fornite a livello globale come pure per singola area geografica. Con l’obiettivo viceversa di filtrare per gli effetti attribuibili esclusivamente alle dinamiche demografiche, le serie storiche vengono rapportate al numero degli abitanti sul territorio”.
Altri dati interessanti che emergono dal comunicato. Il numero di cattolici battezzati è venuto accrescendosi a livello planetario, passando da 1.272 milioni nel 2014 a 1.285 milioni nel 2015, con un incremento relativo dell’1%. Questo ammonta al 17,7% della popolazione totale.
Il numero di vescovi è aumentato nel corso del tempo, soddisfacendo alle esigenze di un accresciuto numero di fedeli e di un riequilibrio numerico e funzionale rispetto al corpo sacerdotale. Nell’ultimo quinquennio si è registrato un incremento del 3,9%.
Il 2015 segna un calo del numero dei sacerdoti rispetto all’anno precedente, invertendo così il trend crescente che ha caratterizzato gli anni dal 2000 al 2014. La diminuzione tra il 2014 e il 2015 è di 136 unità ed interessa in particolare il continente europeo (-2.502 unità), dato che per i rimanenti continenti si registrano, da un anno all’altro, variazioni positive: +1.133 unità per Africa, +47 per America, +1.104 per Asia e +82 per Oceania.
Le religiose professe costituiscono una popolazione di una certa consistenza: nel 2015 superano del 61% il numero dei sacerdoti di tutto il pianeta e sono attualmente in netta diminuzione.
Prosegue il calo che già da qualche anno caratterizza l’andamento delle vocazioni sacerdotali: nel 2015 i seminaristi maggiori sono pari a 116.843 unità, contro i 116.939 del 2014, i 118.251 del 2013, i 120.051 del 2012, i 120.616 del 2011 e i 118.990 del 2010. Il tasso di vocazione scende, a sua volta, da 99,5 seminaristi per milione di cattolici nel 2010 a 90,9 nel 2015.
In sintesi tra le dinamiche già consolidate, si conferma l’andamento positivo del numero dei cattolici nel mondo, soprattutto nel continente africano, il cui peso relativo continua ad aumentare nel tempo. Con riferimento all’evoluzione dei vari operatori pastorali, in particolare nel periodo 2010-2015, si osserva una significativa crescita del numero di vescovi, dei diaconi permanenti, dei missionari laici e dei catechisti a fronte di una evidente contrazione dei religiosi professi non sacerdoti e delle religiose professe.
Tra i chierici, in particolare, mentre continua a migliorare il numero complessivo di vescovi rispetto a quello dei cattolici, l’evoluzione dei sacerdoti sembrerebbe subire nel 2015 una battuta di arresto, con un calo attribuibile sostanzialmente a due aree geografiche: Europa e Nord America.
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