Città del Vaticano , sabato, 1. aprile, 2017 12:30 (ACI Stampa).
Con un breve motu proprio firmato l’11 febbraio, solennità della Madonna di Lourdes, ed entrato in vigore 15 giorni dopo la pubblicazione, Papa Francesco stabilisce che le competenze dei santuari siano affidate al Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, togliendo dunque questa competenza alla Congregazione per il Clero.
Sarà così il dicastero guidato dall’arcivescovo Rino Fisichella a decidere l’eventuale erezione di Santuari internazionali e l’approvazione dei rispettivi statuti; lo studio e l’attuazione di provvedimenti che favoriscano il ruolo evangelizzatore dei santuari; la promozione di “una pastorale organica dei Santuari come centri propulsori della nuova evangelizzazione”, così come di “di incontri nazionali e internazionali per favorire un’opera comune di rinnovamento della pastorale della pietà popolare e del pellegrinaggio verso luoghi di devozione”.
Il dicastero è anche chiamato a promuovere una “specifica formazione degli operatori dei santuari e dei luoghi di pietà e promozione”, e a valorizzare i santuari dal punto di vista culturale e artistico, nonché a vigilare che “venga offerta ai pellegrini, nei luoghi di percorrenza, una coerente e sostenuta assistenza spirituale ed ecclesiale che permetta il maggiore frutto personale di queste esperienze”.
Il provvedimento viene direttamente dal particolare interesse che ha il Papa nei confronti della pietà popolare, interesse confermato anche dalla scelta di nominare l’arcivescovo Henryk Hoser di Varsavia come inviato speciale della Santa Sede a Medjuogorje.
Si legge nel Motu proprio che “il Santuario possiede nella Chiesa una grande valenza simbolica”, e che la pietà popolare “trova nel Santuario un luogo privilegiato dove poter esprimere la bella tradizione di preghiera, di devozione e di affidamento alla misericordia di Dio inculturati nella vita di ogni popolo”. Un tema antico, che nasce con i pellegrinaggi verso i luoghi dove Gesù Cristo ha vissuto, successivamente verso i luoghi delle tombe degli apostoli, e poi ai luoghi “diventati ormai la maggioranza, dove la pietà popolare ha toccato con mano la misteriosa presenza della Madre di Dio, dei Santi e dei Beati.”