Roma , venerdì, 17. marzo, 2017 10:00 (ACI Stampa).
Presentato in anteprima mondiale al Festival di Berlino 2016 dove ha ottenuto l’Ecumenical Jury Award e dopo essere stato selezionato in oltre 50 festival di tutto il mondo vincendo 15 premi tra cui l’Amnesty International Award, arriva anche nelle sale italiane il documentario “Les Sauteurs” di Moritz Siebert e Estephan Wagner in coregia con Abou Bakar Sidibé.
Tre registi si uniscono per uno sguardo unico e straordinario sulla inaccessibile comunità di migranti intrappolata sul monte Gurugù nell’enclave spagnola di Melilla, geograficamente in Africa, politicamente in Europa.
Lì si trovano da mesi migliaia di uomini sub-sahariani che, armati dei loro sogni e incuranti dei fallimenti, sono determinati a oltrepassare le barriere del confine saltando a soli pochi metri da dove si trovano affinché il loro destino possa cambiare. Fra questi il giovane del Mali Abou Bakar Sidibé, a cui viene affidata una telecamera per un anno.
In un momento storico in cui le frontiere e le recinzioni sono sempre più presenti all’attenzione mediatica, Moritz Siebert e Estephan Wagner rimettono al centro l’uomo e la sua dignità scegliendo un punto di vista esclusivo per parlare di questa realtà.
La telecamera nelle mani di Abou diventa infatti l’occhio per costruire un racconto unico sull’attualità di una delle zone più militarizzate d’Europa, che diventa un documento senza precedenti sulla quotidianità e sulla vita di chi vive al di là del muro.