Fermo , venerdì, 17. marzo, 2017 11:00 (ACI Stampa).
Mons. Pietro Orazi, direttore della Caritas diocesana, presenta in una lettera, che contiene anche la benedizione dell’Arcivescovo diocesano, mons. Luigi Conti, i progetti della Quaresima di carità: una raccolta dei risparmi finalizzata alla ricostruzione delle comunità, attraverso il sostegno alle attività produttive e la costruzione di strutture di servizio.
La lettera propone come tema di riflessione ‘Ricostruire i cuori per ricostruire le comunità’ per poter ripartire, ricominciare insieme dalle macerie della distruzione e più in generale dalle difficoltà che ogni giorno si vive: “Il territorio della nostra diocesi è stato duramente colpito dai terremoti che si sono succeduti e dalle straordinarie precipitazioni nevose che hanno aggravato le distruzioni dei terremoti”.
Però è importante ricominciare a ricostruire le strutture, ma ancor più importante, ha scritto mons. Orazi, ricostruire le comunità disperse o smarrite e senza prospettive chiare per il futuro: “Alcune comunità sono state colpite più duramente, altre in misura minore, ma tutti stiamo sperimentando la paura, l’insicurezza, i disagi ed il dolore per le tragedie che si susseguono; molti sperimentano la tentazione dello scoraggiamento oppure la tentazione della chiusura, di custodire gelosamente il poco benessere rimasto o tacitare la coscienza con qualche piccola donazione”.
In questa situazione la Caritas invita a ‘ricostruire i cuori’: “Ricostruire i cuori significa superare le paure, aprirsi alla speranza, crescere nella solidarietà, potenziare la vicinanza e l’ascolto reciproco, sostenersi a vicenda, condividere idee e risorse, fare rete, vivere la carità. L’amore di Dio è fedele; nella buona e nella cattiva sorte non ci abbandona mai; nelle prove ci sostiene e ci da la forza di affrontarle”. Ed è proprio in forza di questo amore, scrive il direttore della Caritas, che occorre trovare la forza di affrontare le prove della vita e con la fede in Gesù morto e risorto, amandoci gli uni gli altri, si può e si deve risorgere: “Allora ricostruiremo le nostre comunità ed i paesi della nostra zona collinare e montana riavranno vita e non diventeranno mai ruderi abbandonati”.
Per questo la Caritas diocesana ha fatto alcune proposte in occasione di questa Quaresima per evitare lo spopolamento. La prima proposta è l’ormai nota ‘Quaresima di carità’, ovvero una raccolta di risparmi, tramite le buste che si trovano distribuite nelle parrocchie, finalizzata alla ricostruzione delle comunità, attraverso il sostegno alle attività produttive e la costruzione di strutture di servizio e di aggregazione, nonché luoghi dignitosi per la preghiera ed il culto. La seconda proposta è offrire ai giovani e giovanissimi delle parrocchie opportunità di incontro e di servizio che facciano crescere l’attenzione alle varie situazioni di fatica e di disagio del territorio. In ultimo una proposta per i ragazzi che frequentano il catechismo parrocchiale volta a far realizzare foto, immagini, video, poesie preghiere e quant’altro la fantasia ispiri sul tema ‘Ricostruire i cuori per ricostruire le comunità’, da presentare il Giovedì Santo in parrocchia come riflessione e sensibilizzazione della propria comunità.