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C'è meno fame, ma si fa poco. Il grido di Caritas all'Expo

Caritas all'Expo | Duomo di Milano per l'Expo | Chiesa di Milano Caritas all'Expo | Duomo di Milano per l'Expo | Chiesa di Milano

Un rapporto che racconta che c’è meno fame del mondo, ma che si deve fare di più. Ma prima, una serata evento al Duomo di Milano, con tre cardinali presenti e gli oltre 300 delegati dell’assemblea generale di Caritas Internationalis trasferiti da Roma a Milano per questo sbarco della carità della Santa Sede all’Expo di Milano per quello che è stato chiamato il Caritas Day.

Per l’occasione, Caritas Internationalis ha condotto una grande inchiesta in 99 sedi Caritas distribuite in 71 differenti nazioni. I numeri sono impressionanti, ma allo stesso tempo confortanti: ci sono 805 milioni di persone nel mondo che soffrono la fame, ma i numeri si sono ridotti di 40 milioni in due decenni, secondo un trend che si è consolidato nel corso del tempo. Insomma, le cose vanno male, ma non malissimo.

Ci vuole, secondo Caritas Internationalis, più supporto internazionale nel combattere la fame e la malnutrizione. Il rapporto, infatti, individua tre fattori principali che causano incertezza di cibo: la mancanza di risorse per i piccoli agricoltori, il cambiamento del clima e la bassa produttività agricola.

Michel Roy, segretario generale di Caritas Internationalis, ha sottolineato che “l’inchiesta dà una finestra sulle battaglie dei piccoli agricoltori impoveriti. La comunità globale deve fare di più.”

Anche  perché – sottolinea il rapporto – la fame ha un impatto negativo sul tasso della criminalità, la corruzione, la diffusione di malattie, i conflitti tribali e le migrazioni.

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E alla lotta alla fame è stata dedicata l’inaugurazione del Caritas Day, la sera del 18 maggio, con un grande evento in Piazza Duomo a Milano. Il Cardinal Angelo Scola, Arcivescovo di Milano, di fronte a 50 mila persone, ha chiesto di “imparare ad ascoltare il grido dei nostri fratelli.” Poco prima, si erano esibiti i cantanti Maen Zakaria e Mahmoud Massaad, libanesi e sunniti, innalzando il grido “Allah Akbar”, Dio è grande, in un dialogo con l’artista cristiana Tania Kassis, che metteva in scena l’Islamo-Christian Ave. 

Ai cinquantamila di piazza Duomo – serata di arte e preghiera davanti all’Eucarestia – si era arrivati dopo una celebrazione eucaristica in piazza Duomo, concelebrata dai Cardinali Tagle e Maradiaga, presidente entrante e uscente di Caritas Internationalis. Nella serata, una raccolta fondi per i terremotati del Nepal, cui aggiungere i 50 mila euro raccolti in due settimana dal padiglione della Santa Sede in Expo.

Nella serata, passi biblici e pezzi di letteratura come il “pane del perdono” del Capitolo IV dei Promessi Sposi, pezzi di musica classica e letteratura, sono stati declamati da attori artisti (tra loro, Piera degli Esposti, Giacomo Poretti), insieme alle canzoni di tre Ave Maria. E poi, molte testimonianze: Padre Ambroise Tine ha parlato del Senegal, don Giuliano Savino ha parlato del Refettorio Ambrosiano, che raccoglie cibo recuperato dall’Expo e si nutriranno i poveri.