Milán , mercoledì, 20. maggio, 2015 8:45 (ACI Stampa).
Un rapporto che racconta che c’è meno fame del mondo, ma che si deve fare di più. Ma prima, una serata evento al Duomo di Milano, con tre cardinali presenti e gli oltre 300 delegati dell’assemblea generale di Caritas Internationalis trasferiti da Roma a Milano per questo sbarco della carità della Santa Sede all’Expo di Milano per quello che è stato chiamato il Caritas Day.
Per l’occasione, Caritas Internationalis ha condotto una grande inchiesta in 99 sedi Caritas distribuite in 71 differenti nazioni. I numeri sono impressionanti, ma allo stesso tempo confortanti: ci sono 805 milioni di persone nel mondo che soffrono la fame, ma i numeri si sono ridotti di 40 milioni in due decenni, secondo un trend che si è consolidato nel corso del tempo. Insomma, le cose vanno male, ma non malissimo.
Ci vuole, secondo Caritas Internationalis, più supporto internazionale nel combattere la fame e la malnutrizione. Il rapporto, infatti, individua tre fattori principali che causano incertezza di cibo: la mancanza di risorse per i piccoli agricoltori, il cambiamento del clima e la bassa produttività agricola.
Michel Roy, segretario generale di Caritas Internationalis, ha sottolineato che “l’inchiesta dà una finestra sulle battaglie dei piccoli agricoltori impoveriti. La comunità globale deve fare di più.”
Anche perché – sottolinea il rapporto – la fame ha un impatto negativo sul tasso della criminalità, la corruzione, la diffusione di malattie, i conflitti tribali e le migrazioni.