Camerino , martedì, 14. marzo, 2017 15:00 (ACI Stampa).
“La priorità dell’intervento per noi è sugli ultimi… In questi sei mesi siamo stati accanto alle persone, questa è la nostra caratteristica”: così ha raccontato a Macerata il direttore della Caritas italiana, mons. Francesco Soddu, in un incontro organizzato dalla diocesi sulla carità nel quotidiano.
Il primo milione di euro, quello preso dall’otto per mille, “lo abbiamo dato subito alle diocesi per gli interventi di emergenza ed è stato speso nei primi due mesi ha raccontato - per aiutare a ripartire dalla normalità e così capire in che modo programmare il futuro”. Finora la Caritas ha raccolto più o meno € 21.000.000, “14.000.000 dei quali dalla colletta che si fece nelle diocesi e il resto dai nostri offerenti che hanno fiducia in Caritas e ci danno risorse”.
Partendo dai numeri abbiamo chiesto di spiegare come si vive la carità nel quotidiano: “Si vive con l’ascolto della Parola di Dio, con il rapporto con il prossimo, cercando di scoprirvi il volto stesso di Dio. Questo in termini generali, però partendo dall’accoglienza del più povero per capire che esso è la presenza di Gesù nel mondo di oggi. La presenza di Gesù va sempre riscoperta, come Lui stesso dice: ‘Non sempre avrete me, ma i poveri li avrete sempre con voi’. Nella misura in cui queste due tensioni si avvertono concomitanti, si ha la straordinaria ricchezza di poter prendere l’uno e l’altro nel rapporto con le persone, partendo dagli ultimi”.
La Caritas era stata creata per operare nel territorio, oggi dopo quasi 50 anni come opera?
“Sempre con lo stesso intento: quello di capire che il soggetto dell’azione pastorale è la comunità, che non può essere appaltata a nessuno, perché essa è il Corpo mistico di Cristo, che spiega il motivo per cui Gesù è morto e risorto. Nella misura in cui la comunità, al suo interno, sa scoprire e comprendere questa missione, facendo agire i diversi settori della pastorale, costruisce se stessa dando spazio a tutti”.