Roma , lunedì, 9. marzo, 2015 12:46 (ACI Stampa).
“Gesù, può fidarsi di me? Gesù, può fidarsi di me, o faccio la doppia faccia? Faccio il cattolico, quello vicino alla Chiesa, e poi vivo come un pagano?”. E' la domanda che a metà del percorso di Quaresima il Papa ha rivolto nell'omelia ai fedeli della parrocchia romana di Santa Maria Madre del Redentore a Tor Bella Monaca.
Cristo – ha ammonito Francesco – non può essere ingannato. “Non possiamo, davanti a Lui, fare finta di essere santi, e chiudere gli occhi, fare così, e poi fare una vita che non sia quella che Lui vuole. E Lui lo sa. E tutti sappiamo il nome che Gesù dava a questi con la doppia faccia: ipocriti”.
Riconoscersi peccatori non spaventa Gesù. “Lui – ha aggiunto ancora Papa Bergoglio – quello che lo allontana, è la doppia faccia: farsi vedere giusto per coprire il peccato nascosto: se tu non vivi secondo lo spirito delle Beatitudini, non sei cattolico. Sei ipocrita”.
Come nel Tempio di Gerusalemme Gesù ha trovato sporcizia, così anche nel nostro intimo “ci sono sporcizie, ci sono peccati di egoismo, di superbia, di orgoglio, di cupidigia, di invidia, di gelosie… tanti peccati!”. Così come il Signore ha fatto pulizia nel Tempio, così potrà anche pulire la nostra anima e lo farà – ha concluso il Papa – non con la frusta, ma con la misericordia. “Se noi apriamo il nostro cuore alla misericordia di Gesù perché pulisca il nostro cuore e la nostra anima – ha concluso il Papa – Gesù si fiderà di noi”.