Un Papa pop?

Di Angela Ambrogetti

Città del Vaticano , lunedì, 13. marzo, 2017 9:00 (ACI Stampa).

La notizia della settimana è che per la seconda volta una rivista giovanilista di musica rock ha messo in copertina il Papa e lo ha definito “pop”.

Ma oggi che celebriamo i 4 anni di un pontificato sorprendente, certi effetti mediatici non dovrebbero più sorprendere.

Papa Francesco conduce la sua pastorale così: in modo pop. Ma attenzione, per lui il pop non equivale al populismo secondo gli schemi europei. Per lui il pop è quello americano. Una vera forma di cultura.

Perché Francesco è profondamente americano. Non certo statunitense, ovvio. Ma americano.

E questo va sempre ricordato. L’America Latina ha formato il suo carattere e la sua cultura e si vede in ogni gesto del pontificato. Nel modi di predicare e nel modo di mandare avanti la riforma della Curia.

Tutto diventa per Francesco molto personale, molto popolare, molto immediato.

Ad esempio molte volte preferisce parlare “a braccio” e lasciare il testo scritto e spesso poi conclude con: “ era quello che mi sentivo di dire”. Diversamente dai suoi predecessori, europei, per i quali non leggere un testo non significava non averlo più che ponderato.

Spontaneità che piace tanto ai semplici come ai capi di stato. I selfie con Papa Francesco sono ormai un “must” per ogni turista romano. Le interviste personali in cui il Papa racconta piccoli aneddoti sono comuni. Ma in effetti la vera personalità del Papa rimane poco conosciuta. Da vero gesuita Francesco fa poca vita comune. Ma riceve molto, telefona, interviene nello svolgimento quotidiano della vita della Curia, decide agisce.

É il suo stile. Se ne parla molto. E magari si parla troppo poco del suo Magistero. Che non si esaurisce nella nota di un documento, ma che va trovato nei testi meno “mediatici”. Quando parla di gender come una follia, di speranza cristiana, di matrimonio tra uomo e donna, di fedeltà ai sacramenti. In questo quarto anniversario della elezione del Papa latinoamericano cerchiamo di vendere meno il Bergoglio “pop” che riempie le riviste e cerchiamo l’insegnamento del Papa come vescovo cattolico, in continuità con il Magistero e la Tradizione, che tenta a volte degli azzardi, è vero, e lo fa “tradizionalmente” da figlio di Sant’Ignazio.