Città del Vaticano , lunedì, 13. marzo, 2023 12:30 (ACI Stampa).
Senza dubbio è la misericordia un tassello importante di questi 10 anni di Papa Francesco. Un “fil rouge” che in questi dieci anni ha legato il cammino del suo ministero petrino, tema centrale delle sue riflessioni, dei suoi discorsi e documenti. La misericordia però, per Francesco, non è solo una parola astratta, ma anche un gesto concreto.
Come annunciato nel suo primo Angelus, il 17 marzo 2013: “Non sentiamo parole di disprezzo, non sentiamo parole di condanna, ma soltanto parole di amore, di misericordia, che invitano alla conversione”.
La misericordia è, dunque, la bussola, il filo conduttore, “il messaggio più forte del Signore”, come ripete nella parrocchia di Sant’Anna in Vaticano, appena eletto Papa.
Francesco ha invitato sempre tutti i cristiani ad essere misericordiosi con gli altri perché “l’architrave che sorregge la vita della Chiesa è la misericordia”. Il suo desiderio più grande è che le parrocchie e le comunità di tutto il mondo possano diventare “delle isole di misericordia in mezzo al mare dell’indifferenza”, così come scrisse nel Messaggio di Quaresima del 2015.
In questi dieci anni abbiamo ricevuto in eredità soprattutto le immagini, i volti, le esperienze vissute da chi ha avuto un incontro speciale con il 266esimo Vescovo di Roma. Hanno incontrato Francesco le persone escluse, gli ammalati, gli emarginati, i carcerati, chi si è sentito rifiutato e messo da parte. Chi aveva bisogno di misericordia. Ma anche chi aveva bisogno di un aiuto concreto e materiale.