Palermo , venerdì, 10. marzo, 2017 14:00 (ACI Stampa).
Giorni di festa per la Chiesa palermitana che si stringe attorno al Beato Giacomo Cusmano, fondatore del Boccone del Povero. Sono trascorsi 150 anni dalla sua fondazione, raggiungendo traguardi insperati verso la cura degli emarginati e reietti della società.
La famiglia cusmaniana oggi è una consolidata realtà – non solo in Italia – che tra le sue file annovera suore e sacerdoti impegnati in diversi continenti per aiutare i più bisognosi. Messico, Stati Uniti, Brasile, India, Filippine, Uganda, Camerun, Congo e Romania sono alcune delle nazioni in cui l’Opera benefica è ben radicata. Una capillare attività territoriale che coinvolge migliaia di volontari, ex allievi delle strutture scolastiche gestite dai cusmaniani e i membri dell’Associazione Giacomo Cusmano Italia Onlus. Gli ideali perseguiti sono gli stessi che hanno “folgorato” il Sacerdote palermitano nella seconda metà dell’Ottocento.
Era il 1867 quando Giacomo Cusmano a casa dell’amico Michele De Franchis, constatò con i propri occhi quanto grande possa essere il valore dei piccoli gesti. Ospite alla mensa familiare, osservò che ogni commensale metteva da parte – in un piatto comune al centro del tavolo – un boccone del proprio cibo per nutrire i più indigenti. Da qui l’intuizione: se almeno la metà dei palermitani avesse fatto lo stesso, circa 7000 poveri potevano essere sfamati quotidianamente.
È per tale motivo che, in occasione del 150° Anniversario dalla fondazione, si festeggia il Giubileo Cusmaniano, evento promosso dalla Diocesi di Palermo, che coinvolge tutti i fedeli. Con la celebrazione Eucaristica del 21 Febbraio, l’arcivescovo mons. Corrado Lorefice, ha ufficialmente aperto il Giubileo alla presenza del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.
Prima della funzione liturgica, tutti i missionari – Servi e Serve dei poveri – e l’Associazione Giacomo Cusmano, hanno condotto in processione le spoglie mortali del Beato, che dalle vie della città si è conclusa in Cattedrale. A seguire, le reliquie osserveranno un itinerario tra le Parrocchie del capoluogo siciliano, per consentire alla popolazione di rendere omaggio ad un uomo fuori dall’ordinario.