Città del Vaticano , sabato, 4. marzo, 2017 12:30 (ACI Stampa).
Con un comunicato di poche righe la Santa Sede ha comunicato il bilancio del 2015. Si tratta di un disavanzio di 12,4 milioni. Le entrate provengono dalle voci istituzionali e dagli investimenti: “contributi relativi al Canone 1271 del Codice di Diritto Canonico (Euro 24 milioni) ed ai contributi dall’Istituto per le Opere di Religione (Euro 50 milioni). Come negli anni precedenti, la voce di spesa più significativa della Santa Sede si riferisce al costo del personale”.
Un miglioramento rispetto al 2014.
Le entrate maggiori come sempre dai Musei Vaticani che nel 2015 hanno registrato un surplus di Euro 59,9.
Il Consolidato 2015, si legge nel comunicato “rappresenta la prima informativa finanziaria predisposta in conformità con le Politiche Vaticane di Financial Management (VFMP), approvate da Papa Francesco il 24 ottobre 2014, che si basano sui Principi Contabili Internazionali per il Settore Pubblico (IPSAS).
La Segreteria per l’Economia ha informato il Consiglio per l’Economia che il percorso verso la piena applicazione delle VFMP è saldamente in corso ed ha evidenziato che sarà, tuttavia, necessario qualche anno per il completamento di questo processo e per l’attuazione di una revisione contabile completa. Il Rendiconto Annuale Consolidato 2015 rappresenta un passo importante sia per le riforme economiche che per il percorso di adozione delle nuove politiche, le quali stanno ben procedendo”.