Città del Vaticano , mercoledì, 1. marzo, 2017 17:14 (ACI Stampa).
E’ il rito più antico della Chiesa di Roma e segna l’inizio della Quaresima. La Stazione quaresimale a Santa Sabina, che si apre con la lunga processione da Sant’ Anselmo, all’Aventino è un appuntamento che il Papa rinnova ogni anno.
Francesco con la Curia e la Diocesi ha iniziato la celebrazione del primo giorno della Quaresima con la preghiera a Sant’ Anselmo, poi si è svolta la processione penitenziale verso la Basilica di Santa Sabina con cardinali, gli arcivescovi, i vescovi, i monaci Benedettini di Sant’Anselmo, i padri Domenicani di Santa Sabina ed alcuni fedeli. Nella Basilica di Santa Sabina, il Papa Santo Padre ha presieduto la celebrazione dell’Eucarestia e ha imposto le ceneri.
“La Quaresima- ha detto Francesco all’ omelia- è una via: ci conduce alla vittoria della misericordia su tutto ciò che cerca di schiacciarci o ridurci a qualunque cosa che non sia secondo la dignità di figli di Dio”. É una strada che ci porta “dalla schiavitù alla libertà, dalla sofferenza alla gioia, dalla morte alla vita”. E il gesto delle ceneri ci ricorda che siamo polvere ma “nelle mani amorose di Dio” che ci salva “dall’asfissia soffocante provocata dai nostri egoismi, asfissia soffocante generata da meschine ambizioni e silenziose indifferenze; asfissia che soffoca lo spirito, restringe l’orizzonte e anestetizza il palpito del cuore.”
E vivere la Quaresima “ci salva da questa asfissia che spegne la nostra fede, raffredda la nostra carità e cancella la nostra speranza. Vivere la Quaresima è anelare a questo soffio di vita che il nostro Padre non cessa di offrirci nel fango della nostra storia”.
Ed è il soffio della vita con il quale Dio ci libera da un’aria cui rischiamo di abituarci “un’aria in cui è rarefatta la speranza, aria di tristezza e di rassegnazione, aria soffocante di panico e di ostilità”.