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Bagnasco a Mosca, le sfide comuni di cattolici e ortodossi

Cardinale Bagnasco a Mosca | Il Cardinale Bagnasco con la delegazione CEI a Mosca | mospat.ru Cardinale Bagnasco a Mosca | Il Cardinale Bagnasco con la delegazione CEI a Mosca | mospat.ru

Si è tenuto lo scorso 21 febbraio il primo incontro del Forum Civile Italo – Russo, con rappresentanti della Chiesa Cattolica in Italia guidata dal Cardinale Angelo Bagnasco e rappresentanti del Patriarcato di Mosca, guidati dal vescovo Antonio di Bogodordsk, che è capo dell’Amministrazione del Patriarcato per le Amministrazioni delle Istituzioni all’Estero. Un incontro per sviluppare relazioni culturali, che ha avuto il suo culmine in un incontro con il Patriarca Kirill.

Questi – si legge sul sito ufficiale del Patriarcato di Mosca – ha saluto gli ospiti e messo in luce che “Italia e Russia sono le nazioni che mantengono una tradizione cattolica, la quale influenza le vite delle persone. Noi, come Chiese in Italia e in Russia, affrontiamo gli stessi problemi e gli discutiamo, e mi piace dire che i nostri popoli provano simpatia l’uno per l’altro”.

Il Patriarca ha ricordato i capolavori degli architetti italiani presenti a Mosca, il fatto che l’Italia abbia profondamente influenzato la musica liturgica in Russia, e messo in luce che le relazioni tra Chiesa cattolica e Patriarcato di Mosca si sono “sviluppate con successo negli ultimi anni, forse a causa dei nostri problemi comuni riguardo la protezione dei valori cristiani nella società moderna”.

Ha detto Kirill: “Sia i Cattolici che gli Ortodossi affrontano le sfide del secolarismo liberale. Ci imbattiamo nei tentativi di rovinare la nozione della famiglia tradizionale e affrontiamo i problemi della discriminazione dei cristiani in molte nazioni del mondo, specialmente in Medio Oriente.” Tutti temi, ha aggiunto, discussi con Papa Francesco durante l’incontro all’Avana che “ha aperto una nuova pagina nella relazione tra le nostre Chiese, e ha dato impeto allo sviluppo di progetti concreti”.

Oltre ai progetti di solidarietà, il Patriarca Kirill ha sottolineato che è importante anche il dialogo culturale, che è poi la ragione del Forum che si è incontrato a Mosca, e ha mostrato apprezzamento sullo sviluppo delle relazioni tra le istituzioni educative della Chiesa Ortodossa Russa e la Chiesa Cattolica a Roma. E ha menzionato, tra le attività di collaborazione culturale, la mostra dei pezzi della Pincatoteca Vaticana a Mosca, che era tra l’altro citato anche in un articolo sull’Osservatore Romano che celebrava il primo anniversario dell’Avana. È parte di uno scambio, perché l’anno prossimo i Musei Vaticani ospiteranno capolavori della Galleria Tretyakov.

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Kirill ha anche ringraziato la Chiesa cattolica per la sua attitudine “benevola” riguardo le parrocchie del Patriarcato di Mosca in Italia, e detto di comprendere l’Italia per la preoccupazione generata dal problema dei migranti. “Supportiamo la posizione di Papa Francesco sui migranti - ha detto – ma crediamo che per risolvere questo problema è necessario di terminare tutti i conflitti militari in Medio Oriente. Quando si stabilisce la pace, e le ragioni delle migrazioni sono rimosse, sarà possibile fermare il flusso”.

Nel dialogo interreligioso – ha aggiunto – il problema dell’estremismo è sempre “il principale tema di discussione”.

L’incontro ha avuto luogo nel Monastero di San Daniele. La delegazione ortodossa era composta, oltre che al vescovo Antonio di Bogodordsk, il rev. Sergy Zvonarev, segretario per le nazioni straniere del Dipartimento di relazioni Estere del Patriarcato di Mosca; lo ieromonaco Stefano Igumnov, che nel Dipartimento si occupa delle relazioni intercristiane; e il rev. Alexy Dikarev.

La delegazione italiana, guidata dal Cardinale Bagnasco e il suo segretario, padre Paolo Costa, includeva: il vescovo Ambrogio Spreafico di Frosinone-Veroli-Ferentino; il vescovo Antonio Raspanti di Acireale; il professore Ornaghi, già rettore dell’Università cattolica; padre Antonio Ammirati, in rappresentenza di TV 2000; e padre Cristiano Begetta, che guida il dipartimento della CEI per l’Ecumenismo e il dialogo.