Perugia , sabato, 25. febbraio, 2017 10:00 (ACI Stampa).
Anche in Italia le diocesi, attraverso gli Uffici di pastorale giovanile, si stanno preparando al Sinodo dei vescovi – ottobre 2018 - che avrà al centro il tema “I giovani, la fede e il discernimento
vocazionale”.
Nelle settimane scorse è stato diffuso il documento preparatorio sul quale oggi stanno discutendo i giovani nelle varie consulte diocesane. Nei giorni scorsi il Segretario del Sinodo, il cardinale Lorenzo Baldisseri, ha partecipato a Perugia ad un incontro, nella cattedrale di San Lorenzo, che ha visto la consegna del Documento ai sacerdoti incaricati di Pastorale giovanile per lesette Zone pastorali e ai rappresentanti di associazioni e movimenti giovanili. Ad introdurre i lavori l’arcivescovo di Perugia - Città della Pieve, il cardinale Gualtiero Bassetti evidenziando che la pastorale giovanile diocesana si rivolge sia ai giovani locali che agli oltre trentamila studenti delle due Università (italiana e per stranieri) di Perugia e a quanti giungono nel capoluogo umbro per lavoro. Il cardinale Baldisseri ha annunciato che dalla settimana prossima, e precisamente dal 1 marzo, sarà attivo un sito web presso la Segreteria generale del Sinodo. Sarà un sito dove si può contribuire alla preparazione del
Sinodo rispondendo al questionario online.
Un Sinodo sui giovani si è svolto recentemente in Calabria, nella diocesi di Reggio Calabria - Bova, su iniziativa dell’arcivescovo, monsignor Giuseppe Fiorini Morosini. Una tra le prime iniziative sinodali dei giovani in Italia finalizzata a favorire la “consapevole riflessione e la spontanea collaborazione di tutti i membri della comunità diocesana”. Un’occasione “unica, di confronto e di apertura della
Chiesa, la dimostrazione – dice Angela Araniti della presidenza del Sinodo - di un’attenzione autentica verso le idee e le esigenze dei giovani della diocesi, che hanno avuto la possibilità di trovarsi, di conoscersi e confrontarsi su temi da approfondire e da ripensare. Ciascuno con la libertà di scegliere una forma o un’occasione di incontro, ciascuno in luoghi diversi, ciascuno con la responsabilità di farsi promotore di iniziative, nella massima libertà, senza mai risposte preconcette da diffondere”. Araniti evidenzia che occorre riprendere con delle attività le proposte del Sinodo diocesano “per dare la possibilità a tutti di vivere realmente un’esperienza che per molti è stata occasione di crescita e condivisione di idee, che ha saputo mettere insieme esperienze e carismi diversi”. Il 21 gennaio scorso monsignor Morosini ha scritto ai giovani della diocesi per “ripartire dal Sinodo verso un altro Sinodo, quello indetto da Papa Francesco per l'ottobre del 2018”. Un Sinodo, quello della diocesi di Reggio Calabria - Bova, che ha riflettuto su tre macro-temi essenziali: affettività e famiglia, cittadinanza e partecipazione, fede e valori. Tre ambiti che hanno visto un impegno intenso dei giovani in fasi di studio e elaborazione che hanno portato a un documento conclusivo con tanti impegni concreti assunti per cui si è chiesto il supporto della diocesi. “Ho accolto tutti i vostri impegni – scrive monsignor Morosini – ma adesso tocca a voi. Avete chiesto la
necessità, per la vostra vita spirituale, di una grande missione giovanile diocesana. Ecco, vi riconsegno questo mandato: a voi la missione”. Un atto di amore dell’arcivescovo reggino che si fa
prossimo a una fascia d'età delicata su cui non mancano le “pressioni” di un mondo lontano dalla fede in Cristo: “Non ho scritto questa lettera con una volontà dogmatica, ma per darvi un consiglio umano: valutate cosa mettere al centro della vostra vita, siate protagonisti”. Un invito collegiale, già condiviso con gli altri vescovi della Calabria nel corso dell'ultima Conferenza episcopale calabra. C'è “un’emergenza giovani” nella regione più a Sud dello Stivale e, probabilmente, per affrontarla bisogna dare voce proprio a loro per indicare la via. “Prendete per mano la vostra vita – conclude
- e fatene un grande capolavoro. Per farlo ripartiamo ancora. Ripartiamo insieme”.
Sinodi dei giovani sono previsti nelle diocesi di Faenza - Modigliana, Padova, Cremona… “Vogliamo metterci con i giovani ‘in ascolto del futuro’”, ha scritto in una lettera il vescovo di Cremona, monsignor Antonio Napolioni: “quello che il Signore prepara con amore anche alla Chiesa di Cremona, pur tra luci e ombre che dobbiamo imparare a decifrare. Per questo dobbiamo esercitare sempre una effettiva sinodalità, ossia quel ‘camminare insieme’ in cui anche il più giovane o il più debole ha tanto da dire e da offrire a tutti”.
A Faenza lo sorso 12 febbraio la Consulta giovanile per avviare il Sinodo: “Iniziate un cammino per essere Chiesa giovane che diventa più capace di incontrare e comunicare con i giovani, per aiutarli a realizzare pienamente la loro gioia in Gesù”, ha detto loro il vescovo monsignor Mario Toso che ha citato, tra gli aspetti, il “rinnovare, rivivere il proprio incontro con Gesù”, l’“essere in dialogo, in amicizia con i propri compagni, anche con i giovani non credenti”, l’“incominciare a vivere il cammino sinodale pregando, capendo se stessi, la propria identità” e l’“entrare nel percorso che sta compiendo oggi la Chiesa per essere e comunicare gioiosamente Gesù”.