Città del Vaticano , venerdì, 24. febbraio, 2017 11:20 (ACI Stampa).
Il passo del Vangelo è quello in cui viene chiesto a Gesù se è lecito ripudiare la propria moglie, e per il Papa è l’occasione per ribadire un concetto a lui caro. E cioè che la verità non si negozia, ma si deve anche essere giusti nella misericordia. Lo dice il Papa nella Messa mattutina nella Domus Sanctae Marthae, riportata da Radio Vaticana.
Perché Gesù – spiega il Papa – “non risponde se sia lecito o non è lecito; non entra nella loro logica casistica. Perché loro pensavano soltanto alla fede in termini di ‘si può’ o ‘non si può’, fino a dove si può, fino a dove non si può. Quella logica della casistica: Gesù non ci entra, in questo. E rivolge una domanda: ‘Ma che cosa vi ha ordinato Mosè? Che cosa è nella vostra Legge?’. E loro spiegano il permesso che ha dato Mosè per ripudiare la moglie, e sono loro a cadere nel tranello, proprio. Perché Gesù li qualifica ‘duri di cuore’: ‘Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma’, e dice la verità. Senza casistica. Senza permessi. La verità”.
Aggiunge il Papa che Gesù “dice la verità”, e spiega “le cose come sono create”, e sottolinea ai suoi discepoli che “chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei, e se lei ha ripudiato il marito e ne sposa un altro, commette adulterio”.
Ma se l’adulterio è grave, ricorda il Papa, Gesù ha anche parlato “tante volte con un’adultera” e gli ha detto che non la condanna e di non peccare più, seguendo un cammino “dalla casistica alla verità alla misericordia”.