Città del Vaticano , lunedì, 20. febbraio, 2017 13:30 (ACI Stampa).
Ogni anno all’approssimarsi dell’inizio della Quaresima, Roma si prepara a vivere la Liturgia Stazionale. Un appuntamento tipico della Città Eterna, che ricorda la liturgia dei primi secoli del cristianesimo e ne perpetua la fede.
Le “ Stationes” romane sono soste lungo un pellegrinaggio all’interno della città. Ad occuparsi storicamente delle “stationes” è la Pontificia Accademia Cultorum Martyrum che, insieme al Vicariato di Roma, pubblica anche il calendario aggiornato delle tappe.
A dare l’inizio al pellegrinaggio è il Papa che il mercoledi delle ceneri si reca a Santa Sabina all’ Aventino solennemente, in processione da Sant’ Anselmo con i Cardinali, gli Arcivescovi, i Vescovi, i Monaci Benedettini di Sant’Anselmo, i Padri Domenicani di Santa Sabina. Nella basilica celebra la Santa Messa con il rito di benedizione e di imposizione delle ceneri.
Le soste, nascono dalla divisione della città nel IV secolo. Regioni ecclesiastiche che fanno riferimento ai Tituli, chiese di particolare importanza in cui il Papa riuniva il clero e il popolo del territorio. Era il modo per far partecipare ciascun quartiere a turno all’ Eucarestia con il Vescovo. Una funzione pastorale.
E la liturgia stazionale si ripeteva anche in occasioni speciali, in Avvento o per altre festività come il dies natalis dei martiri e soprattutto per i Santi Pietro e Paolo, le colonne della Chiesa romana.