Roma , lunedì, 18. maggio, 2015 11:49 (ACI Stampa).
Sarà beatificato il prossimo sabato a San Salvador, e subito avrà il titolo di co-patrono di Caritas Internationalis, un ‘ombrello’ sotto il quale operano in 165 tra Caritas territoriali e organizzazioni caritatevoli. L’annuncio dell’adozione dell’arcivescovo Romero a co-patrono è stato dato dal presidente uscente di Caritas Internationalis, il Cardinal Oscar Andrés Rodriguez Maradiaga, che aveva già citato l’arcivescovo di Salvador ucciso dalle squadre della morte mentre celebrava Messa come uno dei pilastri su cui si reggeva Caritas Internationalis.
La scelta del vescovo martire Oscar Romero come co-patrono giunge alla fine di una assemblea generale che ha portato all’elezione del nuovo presidente, il Cardinal Luis Antonio Tagle, e del nuovo esecutivo (confermato Michel Roy come segretario generale, nominato Alexander Bodmann come tesoriere). In cinque giorni di discussione, Caritas Internationalis ha posto decisamente la barra sulle periferie e sui poveri, non trascurando la questione ambientale, che era poi il tema centrale dell’assemblea.
Il Cardinal Tagle, neo presidente dell’organizzazione, ha detto che Papa Francesco ha dato “parole di ispirazione per espandere il nostro lavoro. Con il lancio degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, l’enciclica di Papa Francesco sull’ecologia e l’incontro sul cambiamento climatico a Parigi quest’anno, Caritas lavorerà per mettere la famiglia umana e la dignità umana al cuore dello sviluppo.”
Una dichiarazione sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile è stata diffusa da Caritas Internationalis, chiedendo ai governi di guardare oltre i propri confini e di riconoscere l’imperativo morale inerente alla cura del creato, e sottolineando che “nessun obiettivo deve essere considerato raggiunto se non è stato raggiunto per i tutti i gruppi sociali, qualunque sia il loro reddito: questa strategia fondamentale basata sulla persona deve essere centrale.”
Espandendo gli obiettivi, Caritas sembra puntare ad essere un attore forte nello scenario internazionale. Durante uno dei ‘break’ dei lavori, il Cardinal Maradiaga ha detto in una intervista che anche la Banca Mondiale ha chiesto una affiliazione a Caritas Internationalis. Se la richiesta è parte della strategia del presidente Kim per rafforzare la sua posizione - è un medico che deve anche affrontare molte critiche interne – di certo il possibile ingresso della World Bank rischia di spostare gli equilibri di Caritas da organismo della carità al servizio della Santa Sede ad avamposto diplomatico della Santa Sede. Era questo lo spirito della riforma degli statuti Caritas avviata nel 2012?