Ferrara , mercoledì, 15. febbraio, 2017 12:10 (ACI Stampa).
“C’è una sorta di legame tra la Chiesa di Cremona e di Ferrara-Comacchio, forse generato dal comune corso del fiume Po e dalle meravigliose oasi naturali, che si mantiene nel tempo, quasi per generare uno scambio, oserei dire, di ragioni della fede e del cuore che caratterizzano la ricca storia di due comunità cristiane. E’ in questo flusso di fede e di grazia che mi inserisco oggi come Pastore della Chiesa di Ferrara-Comacchio, perché la mia debolezza possa essere sostenuta, accompagnata, rafforzata nel cammino tra voi e con voi”.
Con queste parole monsignor Gian Carlo Perego Arcivescovo eletto di Ferrara-Comacchio, ha voluto salutare il suo gregge. La nomina di Perego è stata pubblicata oggi dalla Sala Stampa della Santa Sede, ma era attesa da qualche tempo.
Perego, classe 1960, nato a Vailate in provincia di Cremona è entrato in seminario alle scuole medie. Sacerdote dal 1984, e lavora nella parrocchia di S. Giuseppe in Cremona. Fino al 1992 è assistente di studio del Vescovo di Cremona Mons. Enrico Assi, e nel gli anni1993-1994 segretario del Vescovo di Cremona, Mons. Giulio Nicolini. Dal 1988-1990 frequenta la Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale, e studia La teologia del ministero ordinato tra Rivoluzione e Restaurazione. Il “Trattato teologico sul ministero ecclesiastico” di don Luigi Lodigiani, giansenista cremonese.
Negli stessi anni inizia ad occuparsi del disagio e l’emarginazione giovanile, segue la nascita della cooperativa dei servizi per l’accoglienza degli immigrati, con un’attenzione particolare ai richiedenti asilo, rifugiati o in protezione temporanea. Collabora con il nascente Osservatorio dell’immigrazione della provincia di Cremona. E’ docente e responsabile del corso di teologia e pastorale della carità presso il Centro pastorale diocesano e segretario della Commissione sinodale carità. E’ amministratore parrocchiale in diverse parrocchie.
A Roma arriva per studiare teologia Teologia dogmatica presso la Pontificia Università Gregoriana e intanto segue anche alcune esperienze di assistenza degli emigranti italiani in Germania a Mettmann e Dusseldorf.