Città del Vaticano , sabato, 28. gennaio, 2017 13:00 (ACI Stampa).
“È così grande il valore di una vita umana ed è così inalienabile il diritto alla vita del bambino innocente che cresce nel seno di sua madre, che in nessun modo è possibile presentare come un diritto sul proprio corpo la possibilità di prendere decisioni nei confronti di tale vita, che è un fine in sé stessa e che non può mai essere oggetto di dominio da parte di un altro essere umano”.
Così si legge nel messaggio firmato dal segretario di stato vaticano Pietro Parolin a nome del Papa per i partecipanti all Marcia per la vita svoltasi ieri a Washington alla quale ha partecitpato anche il vice presidente degli Stati Uniti.
Il Papa si dice "fiducioso che questo evento, in cui molti cittadini americani manifestano a favore dei più indifesi dei nostri fratelli e sorelle, possa contribuire a una mobilitazione delle coscienze in difesa del diritto alla vita e a misure efficaci per garantire la sua adeguata protezione giuridica". L’appuntamento è organizzato ogni anno nell’anniversario della sentenza della Corte Suprema che nel 1973 ha legalizzato l’aborto negli Stati Uniti.
Nei giorni scorsi i vescovi statunitensi si erano complimentati con la decisione del presidente Trump di sospendere l’erogazione di fondi alle organizzazioni non governative internazionali che praticano aborti o forniscono informazioni a riguardo. Il provvedimento fu introdotto nel 1984 da Ronald Reagan e sospeso dai presidenti democratici. L'ultimo a farlo, nel 2009, fu Barack Obama.
In un comunicato firmato dal cardinale Dolan, presidente del comitato che si occupa delle attività pro life si legge: “Si tratta di un passo positivo verso il ripristino e il rafforzamento di importanti politiche federali che rispettino il diritto umano più fondamentale, quello alla vita”.