Città del Vaticano , sabato, 28. gennaio, 2017 12:15 (ACI Stampa).
E’ il tema degli abbandoni della vita consacrata quello che preoccupa il Papa. E lo ha ripetuto oggi con decisione nella udienza ai partecipanti alla Sessione Plenaria della Congregazione della vita consacrata.
Cosa è successo si chiede il Papa?
Certo c’è la difficoltà antropologica dell’impegno definitivo, c’è la cultura del provvisorio, una “società dove le regole economiche sostituiscono quelle morali”. E poi ci sono le sfide per i giovani, e “ci sono giovani meravigliosi e non sono pochi. Però anche tra i giovani ci sono molte vittime della logica della mondanità, che si può sintetizzare così: ricerca del successo a qualunque prezzo, del denaro facile e del piacere facile”.
E poi “accanto a tanta santità non mancano situazioni di contro-testimonianza che rendono difficile la fedeltà”, come la routine, la stanchezza, il peso della gestione delle strutture, le divisioni interne, la ricerca di potere, una maniera mondana di governare gli istituti, un servizio dell’autorità che a volte diventa autoritarismo e altre volte un “lasciar fare”.
Quindi occorre tornare alla centralità di Cristo, si deve “mantenere la freschezza e la novità della centralità di Gesù, l’attrattiva della spiritualità e la forza della missione, mostrare la bellezza della sequela di Cristo e irradiare speranza e gioia”.