Città del Vaticano , domenica, 22. gennaio, 2017 12:14 (ACI Stampa).
Gesù annuncia l’arrivo del Regno dei cieli, un “regno non comporta l’instaurazione di un nuovo potere politico, ma il compimento dell’alleanza tra Dio e il suo popolo che inaugurerà una stagione di pace e di giustizia”. Lo ha detto il Papa commentando l’inizio della predicazione di Gesù nel corso dell’Angelus di questa mattina.
Questa alleanza si compie attraverso un patto attraverso il quale - aggiunge - “ognuno è chiamato a convertirsi, è una trasformazione del pensiero. Non si tratta di cambiare gli abiti, ma le abitudini!”.
A differenza del Battista - prosegue Francesco - “Gesù sceglie di essere un profeta itinerante. Non sta ad aspettare la gente, ma si muove incontro ad essa. Geù è sempre per la strada. Le sue prime uscite missionarie avvengono lungo il lago di Galilea, a contatto con la folla, in particolare con i pescatori”.
Gesù non si limita ad annunciare, ma chiama i suoi compagni di missione. Li cerca nella vita quotidiana. Infatti - spiega il Pontefice - “il Signore si rivela a noi non in modo straordinario o eclatante, ma nella quotidianità della nostra vita. lì dobbiamo trovare il Signore, lì fa sentire il suo amore e lì si cambia il nostro cuore. La risposta dei quattro pescatori è immediata e pronta: Subito lasciarono le reti e lo seguirono”.
Grazie al loro sì - conclude Papa Francesco - “noi, cristiani di oggi, abbiamo la gioia di proclamare e testimoniare la nostra fede. La consapevolezza di questi inizi susciti in noi il desiderio di portare la parola, l’amore e la tenerezza di Gesù in ogni contesto, anche il più impervio e resistente. Portare la Parola a tutte le periferie! Tutti gli spazi del vivere umano sono terreno in cui gettare la semente del Vangelo, affinché porti frutti di salvezza”.