Advertisement

Il Papa ai Domenicani: "Contrastiamo il carnevale della mondanità"

Papa Francesco |  | Daniel Ibanez CNA
Papa Francesco | Daniel Ibanez CNA
Papa Francesco |  | CTV
Papa Francesco | CTV
Papa Francesco |  | CTV
Papa Francesco | CTV

I Frati Domenicani hanno concluso le celebrazioni per gli 800 anni della conferma loro fondazione con una Messa solenne in San Giovanni in Laterano presieduta da Papa Francesco.

Il Vangelo - ha ricordato Francesco - è stato e dovrà essere annunciato “in mezzo a un contesto dove la gente cerca sempre nuovi maestri, favole, dottrine diverse, ideologie. È il carnevale della curiosità mondana, della seduzione”. E di fronte a ciò il Vangelo va annunciato. 

Questo scenario oggi - ha aggiunto il Papa - “si è molto sviluppato e globalizzato a causa della seduzione del relativismo soggettivista. La tendenza alla ricerca di novità propria dell’essere umano trova l’ambiente ideale nella società dell’apparire, nel consumo, in cui spesso si riciclano cose vecchie, ma l’importante è farle apparire come nuove, attraenti, accattivanti. Anche la verità è truccata”. 

In questa società liquida caratterizzata dalla “cultura dell’effimero, dell’usa-e-getta” fa da contraltare la glorificazione di Dio. E ciò - ha spiegato Papa Bergoglio - “avviene grazie alle opere buone di coloro che, diventando discepoli di Gesù, sono diventati sale e luce”. 

Al carnevale i cristiani rispondono dunque così: questo “è l’appoggio solido in mezzo all’ambiente liquido: le opere buone che possiamo compiere grazie a Cristo e al suo Santo Spirito, e che fanno nascere nel cuore il ringraziamento a Dio Padre, la lode, o almeno la meraviglia”.

Advertisement

Il sale - è il monito di Papa Francesco - non deve perdere il sapore. “Guai a una Chiesa che perde il sapore! Guai a un prete, a un consacrato, a una congregazione che perde il sapore!”.

“Oggi - ha concluso - noi rendiamo gloria al Padre per l’opera che san Domenico, pieno della luce e del sale di Cristo, ha compiuto ottocento anni or sono; un’opera al servizio del Vangelo, predicato con la parola e con la vita; un’opera che, con la grazia dello Spirito Santo, ha fatto sì che tanti uomini e donne siano stati aiutati a non disperdersi in mezzo al carnevale della curiosità mondana, ma invece abbiano sentito il gusto della sana dottrina, il gusto del Vangelo, e siano diventati, a loro volta, luce e sale, artigiani di opere buone e veri fratelli e sorelle che glorificano Dio e insegnano a glorificare Dio con le buone opere della vita”.