Città del Vaticano , sabato, 21. gennaio, 2017 12:30 (ACI Stampa).
Per ribadire l’importanza del Sacramento del matrimonio, Papa Francesco lancia con forza l’idea di un “catecumenato per il matrimonio”, ovvero di un percorso di preparazione che è parte del processo sacramentale, alla stregua della preparazione al Battesimo degli adulti. L’invito arriva nel discorso che il Papa fa all’inaugurazione dell’Anno Giudiziario della Rota Romana, che si è tenuto in Sala Clementina.
Prelati uditori, ufficiali, avvocati e collaboratori del tribunale della Rota Romana sono ricevuti dal Papa, dopo che questi aveva ricevuto in udienza privata il Decano della Rota, Monsignor Pio Vito Pinto, con il pro-decano, monsignor Maurice Monier. Poi, è il momento dell'incontro con tutto il tribunale, introdotto dalle parole del Decano.
Il discorso del Papa è una riflessione sul tema di fede e matrimonio. La domanda sullo sfondo è: in un contesto di fede così accidentato, quando un matrimonio si può considerare valido? È la domanda delle domande nei processi di nullità matrimoniale, un dibattito che lo stesso Papa Francesco ha rinfocolato più volte. E la risposta che dà il Papa è quella di dare una nuova dignità al Sacramento del matrimonio, con percorsi di fede e formazione e di accompagnamento dopo il matrimonio.
Papa Francesco cita San Giovanni Paolo II che ha messo in luce che “quanto più si allontana dalla prospettiva di fede, tanto più ‘l’uomo s’espone al rischio del fallimento e finisce per trovarsi nella condizione dello “stolto’.” E cita l’ultimo discorso alla Rota Romana di Benedetto XVI, in cui si sottolineava che “solo aprendosi alla verità di Dio [...] è possibile comprendere, e realizzare nella concretezza della vita anche coniugale e familiare, la verità dell’uomo quale suo figlio, rigenerato dal Battesimo [...]. Il rifiuto della proposta divina, in effetti conduce ad uno squilibrio profondo in tutte le relazioni umane [...], inclusa quella matrimoniale”.
E di amore e verità si parlava nella Lumen Fidei, l’enciclica di Papa Francesco ma preparata da Benedetto XVI, che spiegava come “se l’amore non ha rapporto con la verità, è soggetto al mutare dei sentimenti e non supera la prova del tempo”.