Città del Vaticano , martedì, 17. gennaio, 2017 11:30 (ACI Stampa).
Quella del cristiano è una “vita coraggiosa”, ma ci sono anche i cristiani che “vivono nel frigo”, che sono pigri e vogliono che tutto “rimanga così”: lo dice Papa Francesco nell’omelia quotidiana di Santa Marta, riportata da Radio Vaticana.
Partendo dalla lettera agli Ebrei, lettura del giorno, Papa Francesco punta il dito contro “I cristiani pigri, i cristiani che non hanno la voglia di andare avanti, i cristiani che non lottano per fare le cose che cambiano, le cose nuove, le cose che ci farebbero bene a tutti, se queste cose cambiassero. Sono i pigri, i cristiani parcheggiati: hanno trovato nella Chiesa un bel parcheggio”.
Il Papa specifica che i cristiani “parcheggiati” sono “laici, preti, vescovi”, per i quali “la Chiesa è un parcheggio che custodisce la vita e vanno avanti con tutte le assicurazioni possibili. Ma questi cristiani fermi, mi fanno pensare una cosa che da bambino dicevano a noi i nonni: ‘Stai attento che l’acqua ferma, quella che non scorre, è la prima a corrompersi’”.
I cristiani sono resi coraggiosi dalla speranza, cosa che non hanno “i cristiani pigri” che “sono in pensione”, dice il Papa, e “passare tutta la vita in pensione è brutto. Ma ci vuole speranza, e Papa Francesco sottolinea che “la speranza che non delude”, che “è un’ancora sicura e salda per la nostra vita” è il messaggio di oggi.
Dice il Papa: “La speranza è lottare, aggrappato alla corda, per arrivare là. Nella lotta di tutti i giorni la speranza è una virtù di orizzonti, non di chiusura! Forse è la virtù che meno si capisce ma è la più forte. La speranza: vivere in speranza, vivere da speranza, sempre guardando avanti con coraggio. ‘Sì, padre - qualcuno di voi potrà dirmi -, ma ci sono momenti brutti, dove tutto sembra buio, cosa devo fare?’. Aggrappati alla corda e sopporta”.