Città del Vaticano , domenica, 15. gennaio, 2017 12:15 (ACI Stampa).
È la Giornata Mondiale del Migrante e del rifugiato, e al termine dell’Angelus Papa Francesco si rivolge alla rappresentanza di diverse comunità etniche che hanno riempito piazza San Pietro per l’occasione, con molte bandiere di tutti i posti del mondo. “Cari amici – dice il Papa al termine dell’Angelus – vi auguro di vivere serenamente nelle località che vi accolgono, rispettandone le leggi e le tradizioni, e al tempo stesso, custodendo i valori delle vostre culture di origine”. Perché “l’incontro tra varie culture è sempre un arricchimento per tutti”.
Il Vangelo del giorno è la naturale prosecuzione del Battesimo di Gesù su Giordano, con le parole di Giovanni Battista che proclama Gesù come “l’agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo” – “una parola – dice il Papa – accompagnata dallo sguardo e dal gesto della mano che indicano Lui, Gesù”.
Il Papa invita a immaginare la scena: la riva del Giordano, la gente in attesa del Battesimo di Giovanni, quanti ascoltano Giovanni stesso vedendo in lui il nuovo Elia e ascoltando la sua predicazione che il Regno di Dio dei Cieli è vicino, e il Messia sta per arrivare. È in questo contesto che Gesù si presenta “sulla riva del fiume, in mezzo alla gente, ai peccatori, come tutti noi”.
Mette in luce il Papa che “il primo atto pubblico” di Gesù, la “prima cosa che fa quando lascia Nazaret, è 30 anni” è di farsi battezzare da Giovanni, perché "questa gente veniva per farsi perdonare dai peccati, per fare penitenza, per ricominciare la vita". E - come raccontato nel Vangelo della scorsa domenica - al momento del Battesimo, su Gesù scende lo spirito Santo, la voce del Padre lo proclama figlio prediletto, e Giovanni vede così il segno che aspettava.
“Giovanni – dice Papa Francesco - è sconcertato, perché si è manifestato in un modo impensabile: in mezzo ai peccatori, battezzato come loro, anzi, per loro. Ma lo Spirito illumina Giovanni e gli fa capire che così si compie la giustizia di Dio, si compie il suo disegno di salvezza: Gesù è il Messia, il Re d’Israele, ma non con la potenza di questo mondo, bensì come Agnello di Dio, che prende su di sé e toglie il peccato del mondo”.