Città del Vaticano , martedì, 10. gennaio, 2017 18:00 (ACI Stampa).
“Diciamo dei si e dei no senza la facile saccenteria, che talvolta rasenta l’arroganza dei primi della classe; senza la superficialità gridata da chi parla tanto di migranti ma forse non ha mai parlato con i migranti”. Sono le parole del segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino, intervenuto oggi a Roma per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato 2017, che quest’anno Papa Francesco ha voluto dedicare ai “migranti minorenni, vulnerabili e senza voce”.
Dei si e dei no responsabili che Galantino sceglie per affrontare “evangelicamente” e umanamente il complesso fenomeno migratorio. “Quando ci sono di mezzo situazioni, persone, storia e volti concreti – ricorda monsignore Galantino - la semplificazione non serve a nessuno. Nemmeno quella fatto, come dice qualcuno, a fin di bene!”
Sono intervenuti all’incontro anche monsignor Guerino Di Tora, vescovo ausiliare di Roma e presidente della commissione episcopale per le migrazioni e della Fondazione Migrantes e Gian Carlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes. Nel 2015 sono stati 65,3 milioni i migranti forzati nel mondo, di cui 21,3 milioni di rifugiati, 40,8 milioni di sfollati interni e 3,2 milioni di richiedenti asilo. In Italia, secondo i dati del Rapporto sulla protezione internazionale aggiornati a ottobre 2016, sono presenti circa 171mila persone nelle diverse strutture attive sul territorio.
E’ chiaro e deciso il discorso del segretario della CEI ai giornalisti: “Prima di pronunziare questi “si e no” spero che non verranno subito presentati come bocciature senza appello o come promozioni non richieste rivolta a questa o quella istituzione faticosamente impegnate nel campo dell’immigrazione. Non apprezzo le ricette assolutamente prive di realismo e mancanti di concreta progettualità che i soliti noti non mancano di dispensare”. Ma soprattutto Galantino ricalca la “scorretta strumentale equazione” tra migrazioni e criminalità, migrazioni e terrorismo e tra terrorismo e islamismo. Per questo l’elenco in maniera schematica dei “si e dei no” sui quali vedere “impegnati tutti gli uomini e le donne di buona volontà”.
“Sì – inizia monsignor Galantino - a sbloccare una legge ferma che allarga la cittadinanza ai minori che hanno concluso il primo ciclo scolastico, così da allargare la partecipazione, cuore della democrazia, e favorire processi d’inclusione e integrazione”. “Sì”, pure, “a sbloccare e approvare una legge ferma che tutela i minori non accompagnati, non destinandoli a nuovi orfanatrofi, ma a case famiglia, a famiglie affidatarie, accompagnate da una formazione attenta a minori preadolescenti e adolescenti”. “ Si – continua ancora il segretario della Cei - all’identificazione dei migranti, per un’accoglienza attenta alla diversità. Si ad un’accoglienza diffusa, in tutti i comuni italiani, dei migranti forzati, in fuga da situazioni drammatiche”.