Londra , martedì, 10. gennaio, 2017 8:30 (ACI Stampa).
A settembre era stato ad Assisi all’Incontro tra le religioni organizzato da Sant’ Egidio. Zygmunt Baumann si è spento a 91 anni.
Sociologo ebreo, polacco ma divenuto inglese, è famoso per il concetto di “liquidità” della società, dei sentimenti. Una denuncia che portava ad una visione particolare della vita e degli eventi. Dal capitalismo alla globalizzazione fino alla rinuncia di Papa Benedetto che per il sociologo aveva “umanizzato” il Papato.
A settembre, Baumann aveva parlato di integrazione indicando come utili tre consigli di Papa Francesco: promuovere “una cultura del dialogo per ricostruire la tessitura della società. Imparare a rispettare lo straniero, il migrante, persone che vale la pena ascoltare. La guerra si sconfigge – ha detto - solo se diamo ai nostri figli una cultura capace di creare strategie per la vita, per l’inclusione”.
In secondo luogo, la necessità di una “equa distribuzione dei frutti della terra e del lavoro che non rappresentano una pura carità, ma un obbligo morale”. “Dobbiamo creare posti di lavoro reale e ben pagati per i giovani –disse Bauman – e passare dall’economia liquida ad una posizione che permetta l’accesso alla terra col lavoro”.
Infine la formazione nelle scuole: “l’acquisizione della cultura del dialogo il modo di procedere non è una via facile, una scorciatoia. L’educazione è un processo di tempi lunghissimi, che necessita di pazienza, coerenza, pianificazione a lungo termine. Si tratta di una rivoluzione culturale rispetto al mondo in cui si invecchia e si muore prima ancora di crescere”.