Roma , sabato, 14. gennaio, 2017 10:00 (ACI Stampa).
Don Gino Tedoldi è il parroco della Parrocchia Santa Maria a Setteville, Guidonia. Con amore, sacrificio e soprattutto tanta devozione manda avanti da più di venti anni la sua parrocchia, tra le mille difficoltà di una struttura alle periferie di Roma. Papa Francesco si recherà proprio a Setteville domenica 15 gennaio. Incontrerà i parrocchiani e celebrerà la Messa, riprendendo cosi le sue visite pastorali alle parrocchie di Roma, terminate per il Giubileo della Misericordia. Don Gino, un sacerdote innamorato della sua Chiesa, che ama la sua parrocchia e soprattutto è un appassionato di Cristo, in un’intervista ad ACI Stampa, racconta la sua emozione ed esprime il suo caloroso benvenuto al Pontefice.
Don Gino, come e quando ha saputo della visita del Papa presso la vostra parrocchia?
"L’ho saputo un mese fa dal cardinale Agostino Vallini, mi ha chiamato e mi ha detto che il Papa avrebbe ripreso le visite nella parrocchie romane subito dopo il Giubileo e avrebbe cominciato da noi, soprattutto per un atto di riguardo per il nostro vice parroco Giuseppe Berardino, malato di SLA, gravemente ammalato, ormai paralizzato in due mesi".
E’ già la seconda volta che Papa Francesco viene a Guidonia…
"L’altra volta, si, a marzo 2014…era sempre a Setteville. La zona è divisa in due parrocchie: Setteville nord che sarebbe la Parrocchia di Santa Maria dell’Orazione e Setteville sud, che è la nostra. Il caso di questo sacerdote gravemente ammalato ha richiamato l’attenzione del Papa. Francesco è il Vescovo di Roma e Don Giuseppe è un suo sacerdote. Ne è venuto a conoscenza e sta correndo qui a fargli visita. Noi siamo qui in un angolino della diocesi sconosciuti, siamo preti di campagna, non abbiamo relazioni in alto, ci ha riempito di gioia tutto questo".