Città del Vaticano , domenica, 8. gennaio, 2017 12:15 (ACI Stampa).
Annunciare il Vangelo con umiltà, mitezza e fermezza, senza arroganza o imposizione: è l’invito che Papa Francesco fa nell’Angelus di oggi, giorno del Battesimo di Gesù. Al mattino, Papa Francesco ha battezzato 28 bambini nella Cappella Sistina, celebrazione in cui ha ricordato l’importanza di testimoniare la fede.
Prima della recita mariana il Papa ripercorre il Vangelo odierno, in cui Gesù chiede a Giovanni Battista di battezzarlo: “Il Battista infatti – spiega Francesco - è consapevole della grande distanza che c’è tra lui e Gesù. Ma Gesù è venuto proprio per colmare la distanza tra l’uomo e Dio: se Egli è tutto dalla parte di Dio, è anche tutto dalla parte dell’uomo, e riunisce ciò che era diviso. Per questo chiede a Giovanni di battezzarlo, perché si adempia ogni giustizia, cioè si realizzi il disegno del Padre che passa attraverso la via dell’obbedienza e della solidarietà con l’uomo fragile e peccatore, la via dell’umiltà e della piena vicinanza di Dio ai suoi figli”.
Ed è con questo spirito che, per Francesco, parte la missione di un cristiano e dei discepoli di Gesù: “La vera missione non è mai proselitismo ma attrazione a Cristo, con la nostra testimonianza, a partire dalla forte unione con Lui nella preghiera, nell’adorazione e nella carità concreta, che è servizio a Gesù presente nel più piccolo dei fratelli. Questa festa ci fa riscoprire il dono e la bellezza di essere un popolo di battezzati”.
Dopo la recita dell’Angelus il Papa fa i suoi saluti, sottolineando ancora l’importanza del Sacramento che viene celebrato oggi: “Anche ieri pomeriggio ho battezzato un neocatecumeno. Vorrei estendere la mia preghiera a tutti i genitori che in questo periodo si stanno preparando al Battesimo di un loro figlio, o lo hanno appena celebrato. Invoco lo Spirito Santo su di loro e sui bambini, perché questo Sacramento, così semplice e nello stesso tempo così importante, sia vissuto con fede e con gioia”.
"In questi giorni di tanto freddo - continua a braccio il Papa - penso e vi invito a pensare alle tante persone che vivono nella strada colpite dal freddo e dall'indifferenza, purtroppo alcuni non ce l'hanno fatta. Chiediamo al Signore di scaldarci il cuore per poterci aiutare". In questi giorni Roma e l’Italia intera sono sotto la morsa del gelo. Sono 8 infatti le vittime nelle ultime 48 ore a causa del freddo. E per questo motivo Papa Francesco ha autorizzato l’Elemosineria apostolica, l’ufficio della carità del Pontefice, a lasciare i dormitori aperti 24 su 24 per i senzatetto di Roma. Si tratta del Dono di Misericordia, accanto alla Chiesa di Santo Spirito in Sassia, del Dono di Maria, il dormitorio in Vaticano gestito dalle suore di Madre Teresa di Calcutta, e della struttura di via Rattazzi, alla stazione Termini.