Città del Vaticano , venerdì, 6. gennaio, 2017 12:15 (ACI Stampa).
Un tramezzino e una bevanda per i poveri. E’ il dono e la ricompensa di Papa Francesco ai più bisognosi, nel giorno dell’Epifania del Signore. Saranno loro a distribuire in Piazza San Pietro, dopo l’Angelus, il libretto “Icone di Misericordia”. Il piccolo opuscolo tascabile, distribuito gratuitamente come regalo di Papa Francesco, ha come protagonista la misericordia infinita di Dio. Il Papa, prima della preghiera mariana, continua la riflessione sulla stella seguita dai Re Magi. E racconta le diverse luci che si incontrano nella vita di ogni giorno.
“Ci sono luci intermittenti – spiega il Pontefice prima della recita mariana - che vanno e vengono, come le piccole soddisfazioni della vita: anche se buone, non bastano, perché durano poco e non lasciano la pace che cerchiamo. Ci sono poi le luci abbaglianti della ribalta, dei soldi e del successo, che promettono tutto e subito: sono seducenti, ma con la loro forza accecano e fanno passare dai sogni di gloria al buio più fitto. I Magi, invece, invitano a seguire una luce stabile e gentile, che non tramonta, perché non è di questo mondo: viene dal cielo e splende nel cuore”.
Ma l’unica luce vera è la luce del Signore, o meglio, “è il Signore, una luce che non abbaglia, ma accompagna e dona una gioia unica”.
Come trovare questa luce divina? Domanda il Papa. “Seguiamo l’esempio dei Magi – rammenta Francesco - che il Vangelo descrive sempre in movimento. Chi vuole la luce, infatti, esce da sé e cerca: non rimane al chiuso, fermo a guardare cosa succede attorno, ma mette in gioco la propria vita. La vita cristiana è un cammino continuo, fatto di speranza e di ricerca; un cammino che, come quello dei Magi, prosegue anche quando la stella sparisce momentaneamente dalla vista”.
Subito dopo la recita dell’Angelus il Papa fa i suoi saluti: “L’Epifania è la Giornata dell’Infanzia Missionaria. Incoraggio tutti i bambini e i ragazzi che in tante parti del mondo si impegnano a portare il Vangelo e ad aiutare il loro coetanei in difficoltà. Saluto i partecipanti al corteo storico-folcloristico, che quest’anno è dedicato alle terre dell’Umbria meridionale e che si propone di diffondere i valori di solidarietà e fratellanza”.