Città del Vaticano , domenica, 1. gennaio, 2017 10:37 (ACI Stampa).
Dove c’è madre c’è tenerezza dice il Papa nella prima messa del nuovo anno, dedicata alla divina maternità di Maria e alla pace: “Con Maria, il Dio-Bambino imparò ad ascoltare gli aneliti, le angosce, le gioie e le speranze del popolo della promessa. Con Lei scoprì sé stesso come Figlio del santo popolo fedele di Dio”.
Maria che parla poco a accompagna gli uomini “tante devozioni, tanti santuari e cappelle nei luoghi più reconditi, tante immagini sparse per le case ci ricordano questa grande verità. Maria ci ha dato il calore materno, quello che ci avvolge in mezzo alle difficoltà; il calore materno che permette che niente e nessuno spenga in seno alla Chiesa la rivoluzione della tenerezza inaugurata dal suo Figlio”.
E per il Papa “le madri sono l’antidoto più forte contro le nostre tendenze individualistiche ed egoistiche, contro le nostre chiusure e apatie. Una società senza madri sarebbe non soltanto una società fredda, ma una società che ha perduto il cuore, che ha perduto il “sapore di famiglia”. Una società senza madri sarebbe una società senza pietà, che ha lasciato il posto soltanto al calcolo e alla speculazione”.
Madri che danno la vita, “perché nessuno dei figli si perda. Dove c’è la madre c’è unità, c’è appartenenza, appartenenza di figli”.
E per questo, dice il Papa, iniziare l’anno guardando Maria “ci protegge della corrosiva malattia della “orfanezza spirituale”, quella orfanezza che l’anima vive quando si sente senza madre e le manca la tenerezza di Dio”.