Città del Vaticano , lunedì, 26. dicembre, 2016 12:15 (ACI Stampa).
Perché il mondo odia i cristiani? Nel giorno in cui si ricorda Santo Stefano, il primo martire, Papa Francesco guarda alle persecuzione dei cristiani del mondo, che è ancora viva e attuale. Una persecuzione che accade perché “il mondo i cristiani per la stessa ragione per cui odia Gesù: perché Lui ha portato la luce di Dio e il mondo preferisce le tenebre per nascondere le sue opere malvage”. Ma nonostante tutto, i cristiani si adoperano per tutti. I martiri – sottolinea il Papa – “testimoniano la carità nella verità”. E, al termine dell'Angelus, le condoglianze alla Russia per la tragedia dell'aereo precipitato nel Mar Nero.
Papa Francesco parte proprio dal martirio di Stefano, del fatto che Gesù abbia preannunciato ai discepoli il rifiuto e la persecuzione che avrebbero trovato, e ricorda che “c’è opposizione tra la mentalità del Vangelo e quella monda”, perché “seguire Gesù vuol dire seguire la sua luce, che si è accesa nella notte di Betlemme, e abbandonare le tenebre del mondo”.
Il Papa afferma che “l’Unigenito che viene nel mondo invita ogni credente a scegliera la via della luce e della vita” e il diacono Stefano ha “scelto Cristo, vita e luce per ogni uomo”, e così facendo, scegliendo cioè la verità, è “diventato nello stesso tempo vittima del mistero dell’iniquità presente nel mondo”. Eppure “in Cristo ha vinto”.
Succede ancora oggi, ricorda Papa Francesco. “La Chiesa – spiega - per rendere testimonianza alla luce e alla verità, sperimenta in diversi luoghi dure persecuzioni, fino alla suprema prova del martirio”.
Esclama il Papa: “Quanti nostri fratelli e sorelle nella fede subiscono soprusi, violenze e sono odiati a causa di Gesù! I martiri di oggi sono più in numero di quelli dei primi secoli. Quando leggiamo la storia del cristianesimo dei primi secoli a Roma, leggiamo tanta crudeltà con i cristiani... io vi dico: la stessa crudeltà c'è oggi e in numero maggiore contro i cristiani!"