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Barbara Jatta è il nuovo direttore dei Musei Vaticani

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Una donna alla guida dei Musei Vaticani. Barbara Jatta, poco più di cinquanta anni, sposata ad un pediatra e madre di tre figli, prende il posto dell’attuale direttore Antonio Paolucci, alla guida dei Musei dal 2007. E' stato un avvicendamento graduale: Barbara Jatta ha prima affiancato il direttore come vice, per un periodo di transizione iniziato a giugno, fino alla nomina comunicata nel bollettino della Sala Stampa vaticana di oggi. 

Più che un cambiamento epocale, si tratta di una promozione interna per il lavoro di Barbara Jatta, da anni ormai nell’orbita vaticana e in forze alla biblioteca Apostolica Vaticana. Laureata in storia del disegno, decine di pubblicazioni scientifiche e tirocini in Portogallo, Inghilterra e Stati Uniti alle spalle, Jatta ha collaborato con l’Istituto Nazionale per la Grafica, prima come restauratrice e poi alla catalogazione dei fondi di disegni, incisioni, xilografie e litografie. Dal 1994 è Docente Incaricato per l'insegnamento di "Storia delle arti grafiche" presso l'Università di Napoli, Istituto Suor Orsola Benincasa, nell'ambito del Corso di Laurea in Lettere, indirizzo in Conservazione dei Beni Culturali.

A metà degli anni Novanta, l’inizio della collaborazione in Vaticano, prima come restauratrice di materiale grafico, poi in incarichi di sempre maggiore responsabilità.

 Nel 2009 ha coordinato – da membro della Biblioteca Vaticana - una mostra nel Braccio di Carlo Magno tutta dedicata all’anniversario del Governatorato dello Stato di Città del Vaticano, con al centro i Patti Lateranensi, e nel 2010 è stata nominata da Benedetto XVI Curatore delle Stampe della Biblioteca Apostolica Vaticana. E tra i migliaia di pezzi delle stampe custoditi in vaticano, ci sono originali di Canaletto, Tempesta, Cooper, Piranesi, Canova, Goya, Duperac, Valadier, Salvator Rosa e van Wittel. Un incarico, insomma, di grande responsabilità.

Ora, viene scelta per sostituire Antonio Paolucci alla direzione dei Musei Vaticani, la più attiva realtà economica dello Stato di Città del Vaticano. Basti pensare come nel bilancio consuntivo del 2014, presentato a luglio del 2015 si sottolineava come i conti del Governatorato evidenziassero “un avanzo di 63.519 migliaia di Euro con un miglioramento significativo rispetto al 2013 (33.042 migliaia di Euro), in gran parte dovuto alle significative entrate ricorrenti derivanti dalle attività culturali (specialmente i Musei) e ad investimenti favorevoli”. In termini assoluti, si tratta di un reddito di quasi 100 milioni di euro l’anno, generati dalla presenza di almeno 7 milioni di visitatori.

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