Roma , mercoledì, 21. dicembre, 2016 11:00 (ACI Stampa).
Nato a Nimega - nei Paesi Bassi - nel 1521 e morto nel 1597 San Pietro Canisio certamente è stato uno dei più grandi santi della controriforma del suo secolo.
Entrato nella Compagnia di Gesù, nella sua esistenza si occupò principalmente di difendere e di diffondere il Vangelo in una società che stava andando alla deriva per le molte correnti teologiche del suo tempo. Uomo sicuro e saggio, amministratore della diocesi di Vienna dal 1554 al 1555 seppe coniugare la buona amministrazione con i principi evangelici.
Primo gesuita della provincia Germanica e provinciale della stessa, condusse il resto della sua vita come professore di teologia e rettore dell'Università di Ingolstadt.
Dalle cronache del suo tempo è ricordato per i tratti gentili ed affabili della sua personalità oltre che per la sua sapiente direzione spirituale.
E’ stato canonizzato nel 1925 da Papa Pio XI ed oggi è ricordato quale esempio non solo di ben conoscere ma di retto agire per il bene della comunità ecclesiale. Lo stesso Papa Ratti lo ha inserito nell’albo dei Dottori della Chiesa.