Città del Vaticano , lunedì, 12. dicembre, 2016 12:05 (ACI Stampa).
Che cos’è la non violenza? Non solo assenza di pace ovviamente, ma uno modo di fare politica, politica per la pace ovviamente.
Il tema del Messaggio per la Giornata Mondiale della pace 2017. Sono ormai cinquanta i messaggi scritti dai Pontefici per questo appuntamento e Francesco ricorda le prima parole di Paolo VI.
Ma come si fa una politica di non violenza? Resistendo alla tentazione della vendetta.
Il Papa ripercorre la storia del secolo scorso, parla “della “guerra a pezzi”, di guerre in diversi Paesi e continenti; terrorismo, criminalità e attacchi armati imprevedibili; gli abusi subiti dai migranti e dalle vittime della tratta; la devastazione dell’ambiente. A che scopo? La violenza permette di raggiungere obiettivi di valore duraturo? Tutto quello che ottiene non è forse di scatenare rappresaglie e spirali di conflitti letali che recano benefici solo a pochi “signori della guerra”?
Anche Gesù visse tempi di violenza, dice il Papa, ma il suo insegnamento è stato quello della Croce, e “essere veri discepoli di Gesù oggi significa aderire anche alla sua proposta di nonviolenza”. E cita Benedetto XVI che spiegava che però la “nonviolenza per i cristiani non è un mero comportamento tattico, bensì un modo di essere della persona, l’atteggiamento di chi è così convinto dell’amore di Dio e della sua potenza, che non ha paura di affrontare il male con le sole armi dell’amore e della verità”.