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Quel cuore eucaristico della Polonia

Miracolo eucaristico di Legnica | Miracolo eucaristico di Legnica - mostra presso l'Ambasciata di Polonia presso la Santa Sede | Daniel Ibanez / ACI Group Miracolo eucaristico di Legnica | Miracolo eucaristico di Legnica - mostra presso l'Ambasciata di Polonia presso la Santa Sede | Daniel Ibanez / ACI Group

C’è il tessuto di un cuore in agonia nella carne che si è improvvisamente formata da un’ostia consacrata, caduta e messa in acqua. E’ avvenuto in Polonia, a Legnica, il 25 dicembre 2013. Ma è stato solo lo scorso 10 aprile che la Congregazione della Dottrina della Fede ha autorizzato il culto di quello che è stato il secondo miracolo eucaristico del millennio. Ed il secondo, come il primo, sono avvenuti in Polonia. Entrambi hanno a che fare con il cuore. 

Sarà forse questo il segnale che è proprio dalla Polonia che deve partire la riscossa della cristianità? Sembra esserne sicuro Janusz Kotanski, ambasciatore di Polonia presso la Santa Sede. Il quale, negli spazi dell’ambasciata, ha ospitato lo scorso 7 dicembre una mostra fotografica che viene direttamente da un libro tutto dedicato ai miracoli eucaristici, che si chiama "Dowody tajemnicy". Autori del libro sono Grzegorz Gorny, giornalista, e Janusz Rosikon, fotografo. Hanno girato il mondo in cerca di miracoli eucaristici. Hanno fatto foto, ravvicinatissime, quasi con l’intenzione di toccare il mistero. Hanno interrogato scienziati, per capire, andare a fondo sul fenomeno, e mostrare il legame tra scienza e fede. Perché dove la scienza dice “inspiegabile”, la fede dice “miracolo”.

Nel centro culturale annesso all’ambasciata, i quadri cercano di penetrare in profondità il mistero. Janusz Rosikon spiega ad ACI Stampa che il libro “è frutto di un lavoro lungo dieci anni”, ma allo stesso tempo che “non ci si smette mai di stupire di fronte al mistero”. “Ho cominciato con Grzegorz a cercare i miracoli eucaristici, e cercare di comprendere se davvero questi si potessero spiegare. Ho fatto le foto, lui ha scritto i testi. Un lavoro lungo, in giro per il mondo”.

Sono 134 i miracoli eucaristici nel mondo, e anche Carlo Acutis, il giovane milanese per cui è in corso la causa di beatificazione, voleva vederli tutti e lanciò l’idea di un Museo permanente dedicato a questa meraviglia. Tutto cominciò a Lanciano, nel VIII secolo, quando un monaco basiliano dubitò della presenza reale di Cristo nell’Eucarestia, e lì vide il vino nel calice diventare sangue e il pane sulla patena diventare corpo. Sono carne umana e sangue umano, secondo tutti gli studi. E così per tutti i miracoli eucaristici. Famoso quello di Bolsena del 1263, meno conosciuto quello di Buenos Aires del 1996, la perizia del quale fu commissionata dall’allora vescovo ausiliare Bergoglio. Il quale inizialmente ordinò di riporre la particola nel tabernacolo ma dopo due anni autorizzò le analisi, quando il prete gli comunicò che il materiale non si era decomposto.

È un percorso, quello dei miracoli eucaristici, che ci porta direttamente in Polonia. Nel 2009 è avvenuto il primo, a Sokolka, e il secondo è quello di Legnica.

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Ed eccolo, il cuore di Legnica ritratto in una foto incredibilmente dettagliata. Racconta padre Andrzej Ziombra, parroco della Chiesa, che “un’ostia consacrata è caduta per terra. L’abbiamo raccolta, abbiamo posto quest’ostia nell’acqua. Dopo dieci giorni si è formata una macchia rossa. Sono state fatte tutte le analisi, quindici prove diverse. Come si sia formata la macchia, non è chiaro. Ma si è accertato che quella macchia rossa presenta tessuti di muscoli umani. Per essere più precisi, si tratta di un muscolo di cuore in agonia”.

Insomma, questo è il miracolo: che l’ostia posta nell’acqua – dove si usa metterla quando cade – non si è dissolta, ma si è trasformata in un pezzo di carne. Il gruppo sanguigno è tipo di AB. Ed è lo stesso gruppo sanguigno, per esempio, della Sacra Sindone, così come del telo di Oviedo, così come del miracolo eucaristico di Lanciano, tanto per fare esempi.

Lo stesso è accaduto con il miracolo eucaristico di Sokolka, avvenuto il 12 ottobre 2008 nella chiesa di Sant’Antonio. Anche lì, si formò un tessuto che fu identificato come un muscolo cardiaco con segni di spasmi veloci tipici dell’agonia. Ed erano muscoli cardiaci anche quelli trovati a Buenos Aires nel 1996.

L’ambasciatore Kotanski è tra quelli che più di tutti vuole diffondere la conoscenza dei miracoli eucaristici. “Alcuni – dice – non credono nei miracoli, alcuni dicono persino che Gesù avrà pure fatto dei miracoli, ma è stato tanto fa. Io sono convinto che non è così, e ci sono stati due miracoli eucaristici in Polonia che lo dimostrano. E ci sono moltissimi miracoli eucaristici nel mondo. Nessuno di loro rappresenta un contrasto tra scienza e fede. Tutti sono stati scientificamente analizzati. Tutti sono scientificamente inesplicabili”.