Roma , sabato, 10. dicembre, 2016 10:00 (ACI Stampa).
C’è il tessuto di un cuore in agonia nella carne che si è improvvisamente formata da un’ostia consacrata, caduta e messa in acqua. E’ avvenuto in Polonia, a Legnica, il 25 dicembre 2013. Ma è stato solo lo scorso 10 aprile che la Congregazione della Dottrina della Fede ha autorizzato il culto di quello che è stato il secondo miracolo eucaristico del millennio. Ed il secondo, come il primo, sono avvenuti in Polonia. Entrambi hanno a che fare con il cuore.
Sarà forse questo il segnale che è proprio dalla Polonia che deve partire la riscossa della cristianità? Sembra esserne sicuro Janusz Kotanski, ambasciatore di Polonia presso la Santa Sede. Il quale, negli spazi dell’ambasciata, ha ospitato lo scorso 7 dicembre una mostra fotografica che viene direttamente da un libro tutto dedicato ai miracoli eucaristici, che si chiama "Dowody tajemnicy". Autori del libro sono Grzegorz Gorny, giornalista, e Janusz Rosikon, fotografo. Hanno girato il mondo in cerca di miracoli eucaristici. Hanno fatto foto, ravvicinatissime, quasi con l’intenzione di toccare il mistero. Hanno interrogato scienziati, per capire, andare a fondo sul fenomeno, e mostrare il legame tra scienza e fede. Perché dove la scienza dice “inspiegabile”, la fede dice “miracolo”.
Nel centro culturale annesso all’ambasciata, i quadri cercano di penetrare in profondità il mistero. Janusz Rosikon spiega ad ACI Stampa che il libro “è frutto di un lavoro lungo dieci anni”, ma allo stesso tempo che “non ci si smette mai di stupire di fronte al mistero”. “Ho cominciato con Grzegorz a cercare i miracoli eucaristici, e cercare di comprendere se davvero questi si potessero spiegare. Ho fatto le foto, lui ha scritto i testi. Un lavoro lungo, in giro per il mondo”.
Sono 134 i miracoli eucaristici nel mondo, e anche Carlo Acutis, il giovane milanese per cui è in corso la causa di beatificazione, voleva vederli tutti e lanciò l’idea di un Museo permanente dedicato a questa meraviglia. Tutto cominciò a Lanciano, nel VIII secolo, quando un monaco basiliano dubitò della presenza reale di Cristo nell’Eucarestia, e lì vide il vino nel calice diventare sangue e il pane sulla patena diventare corpo. Sono carne umana e sangue umano, secondo tutti gli studi. E così per tutti i miracoli eucaristici. Famoso quello di Bolsena del 1263, meno conosciuto quello di Buenos Aires del 1996, la perizia del quale fu commissionata dall’allora vescovo ausiliare Bergoglio. Il quale inizialmente ordinò di riporre la particola nel tabernacolo ma dopo due anni autorizzò le analisi, quando il prete gli comunicò che il materiale non si era decomposto.
È un percorso, quello dei miracoli eucaristici, che ci porta direttamente in Polonia. Nel 2009 è avvenuto il primo, a Sokolka, e il secondo è quello di Legnica.